Tassa di soggiorno anche a Varese? La giunta vota sì, le associazioni no

L’amministrazione: «Nessun peso sui varesini. Garantirebbe risorse». Federalberghi: «Ricadute solo su di noi, non sugli altri operatori»

Tassa di soggiorno a Varese: l’amministrazione vorrebbe introdurla, ma le associazioni di categoria dicono no. Ieri mattina il secondo incontro a cui hanno partecipato il sindaco , l’assessore alle Attività produttive e l’assessore al Bilancio , insieme alle associazioni di categoria Confesercenti, Ascom, Aime, Federalberghi e B&BVarese.

L’argomento è stato la possibilità di reperire maggiori risorse da investire per sviluppare il turismo nella nostra città. Si è trattato dunque di un importante momento di confronto.

In particolare, dopo la richiesta avanzata da un’associazione di categoria, si è discusso della possibilità di introdurre la tassa di soggiorno anche nella nostra città. «L’introduzione dell’imposta di soggiorno non inciderebbe sulle tasche dei varesini e delle aziende – spiega l’amministrazione – ma sarebbe rivolta a coloro che dormono in albergo, come i tanti turisti stranieri che in

questi ultimi mesi sono venuti in città. L’introduzione di questo provvedimento potrebbe portare ad un introito di risorse tra le 500mila e il milione di euro, risorse che verrebbero interamente utilizzate per interventi concreti di sviluppo del settore turistico varesino come la promozione territoriale, eventi sportivi e culturali e mostre, consolidando il trend positivo degli ultimi giorni».

L’amministrazione ha anche proposto che le scelte su come impiegare i proventi dell’imposta fossero decise dalle stesse associazioni di categoria e dagli albergatori in una sorta di anticipazione del bilancio partecipato.

Dalla riunione è però emersa un’indisponibilità da parte delle stesse associazioni, a parte da chi l’aveva proposta, all’introduzione dell’imposta. Federalberghi ha spiegato come questa misura «ricadrebbe sulle spalle dei soli albergatori a fronte di interventi a favore di una ben più ampia categoria di operatori economici che operano nel comparto turistico».

Il Comune si è impegnato a sottoporre nei prossimi giorni alla competente Commissione consiliare gli esiti degli incontri con le associazioni di categoria e fa sapere che, vista l’indisponibilità riscontrata a costruire insieme il passaggio e la condivisione dell’iniziativa, non essendo nel programma elettorale, non sarà portata avanti questa iniziativa.