Tatuatore si rifiuta di tatuare un 15enne e litiga con la madre: “Non è etico”

Un tatuatore sceglie di non fare un tatuaggio a un 15enne e pubblica il video della discussione con la madre del minorenne: "Se la legge mi consente di farlo, non significa che io debba".

SORA – Un tatuatore si rifiuta di tatuare un quindicenne, nonostante la richiesta della madre, per motivi etici. Il video virale su TikTok porta l’attenzione sul ruolo dei genitori e sulla scelta, coraggiosa, di rinunciare a un lavoro pagato e legale pur di rimanere fedele alla propria idea.

Una questione di etica e di moralità, di rispetto al proprio lavoro e di tutela dei minorenni. Il tatuatore che si rifiuta di fare un tatuaggio a un minorenne riaccende l’immortale dibattito sui tatuaggi e sull’età minima in cui dovrebbe essere consentito farsi tatuare.

La storia del giorno riguarda un tatuatore di Sora (Frosinone), Cristiano Gulia, che ha deciso di non lavorare su un quindicenne nonostante la richiesta della madre del minorenne.

Il video dello scontro tra il tatuatore e la madre del quindicenne

La donna si era recata nel negozio per prenotare un appuntamento per far tatuare una rosa sul collo del figlio, prossimo a compiere 16 anni. Di fronte alla giovane età del ragazzo, il lavoratore ha subito espresso perplessità: dopo aver posto alcune domande alla potenziale cliente, ha deciso di non accettare il compito.

Il video del tatuatore che si rifiuta di tatuare un minorenne è stato condiviso dal suo stesso protagonista, che ha postato la vicenda su TikTok. Nel contenuto non si vede direttamente la madre del ragazzo, di cui si sente la voce. Cristiano Gulia, sempre più perplesso, spiega le ragioni della sua reticenza:

Signora, non è una questione di acconto. Suo figlio quanti anni ha? Quasi 16? Significa che non ha ancora compiuti 16 anni. Una rosa sul collo a un quindicenne io non la faccio. Sono contentissimo che le hanno consigliato di venire di me, vuol dire che hanno stima di me. E siccome hanno stima di me, sanno che io i tatuaggi ai quindicenni non li faccio.

Il tatuatore laziale ha deciso di non accettare il lavoro sul quindicenne anche perché soltanto la madre si era presentata di persona:

Dica a suo figlio che i tatuaggi si fanno in due. Può essere un buon inizio se viene anche lui la prossima volta a chiedere.

In una successiva intervista a Ciociaria Editoriale, il tatuatore che si rifiuta di tatuare il quindicenne ha spiegato:

Lo scopo di quel video era mettere in luce che l’etica di un buon tatuatore dovrebbe prevedere di non tatuare mani, faccia e collo a un minorenne e chiedersi il perché della richiesta. Se la legge mi consente di farlo, non significa che io debba farlo. Ho rifiutato il lavoro perché, al di là di quello che dice la legge italiana, un tatuatore che si rispetti davanti a un minorenne al suo primo tatuaggio, non pensa semplicemente al tutto e subito, ai soldi e ad assecondare qualsiasi sua voglia, ma lo prende per mano e lo accompagna nel mondo meraviglioso dell’arte che un tatuatore vero rappresenta.