Tav/ 400 feriti dopo il giorno di guerriglia a Chiomonte

Torino, 4 lug. (TMNews) – Lo slogan della manifestazione era “A mani nude, a mani pulite” e in migliaia vi hanno aderito da tutta la Val Di Susa, compresi anziani e bambini, alcuni in passeggino, per manifestare la loro contrarieta’ alla costruzione della Torino-Lione. Ma poi la manifestazione nazionale No Tav ieri si e’ trasformata in una guerriglia con piu’ fronti aperti sulle montagne di Chiomonte. Una battaglia tra frange violente, rafforzate da black bloc provenienti dall’estero, e forze dell’ordine. Sassi e ammoniaca, contro lacrimogeni. E ancora si sta facendo la conta dell’arsenale trovato nei dintorni del piccolo borgo di Ramats.

Gli amministratori della Valle urlavano alla loro gente ai megafoni di portare via donne e bambini e di non tagliare per i sentieri. “Chi lascia il corteo autorizzato fa una sua scelta e si prende le sue responabilita’”, urlavano sindaci della Valle. A fine serata qualcuno di loro ha temuto che potesse andare peggio, di come e’ andata, visti i luoghi impervi e i precipizi che sono stati teatro di battaglia. Alla fine rimane un bilancio pesante: 223 i manifestanti rimasti feriti, contusi o intossicati dai gas lacrimogeni durante gli scontri con le forze dell’ordine in Valle di Susa, secondo fonti No Tav. 188 feriti tra le forze dell’ordine, alcuni a causa dello scoppio di bombe carta – ne erano state rinvenute 14, nascoste in un contenitore nei boschi poche ore prima degli scontri – molti per le sassaiole che partivano a ridosso della recinzione del futuro cantiere.

PrsAqu

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