Tav/ Dopo il blitz di ieri, No Tav promettono di mobilitarsi

Torino, 28 giu. (TMNews) – E’ il momento della conta. Quella dei feriti, il cui bilancio e’ poi salito ad un centinaio tra manifestanti e forze dell’ordine, ma soprattutto quella dei luoghi, dei mezzi e delle persone tra il fronte No Tav pronte alla mobilitazione.

Dopo il blitz delle forze dell’ordine di ieri all’alba a Chiomonte (Torino) e l’avvio della recinzione per il cantiere dove dovra’ essere realizzato il tunnel geognostico della Maddalena i No Tav non abbassano la guardia. Anzi gia’ ieri pomeriggio, con i blocchi stadali sulle principali statali che collegano Torino alla Valsusa (mentre l’autostrada A32 era chiusa) e le proteste nel capoluogo piemontese, davanti al Comune e alla sede della Regione e poi a Porta Susa, con l’obiettivo di bloccare il Frecciarossa diretto a Roma, i No Tav hanno dimostrato che che la mobilitazione contro la Torino-Lione potrebbe tradursi in agitazioni permanenti e non solo circoscritte ai luoghi del cantiere.

Ieri sera il movimento ha rinserrato le fila nella piazza del mercato di Chiomonte, dove alle 21 si e’ tenuta un’Assemblea. Da li’ e’ partito il tam tam, via web e non solo, per organizzare una fiaccolata di protesta questa sera a Susa.

La scelta della location non e’ casuale. Li’ a lavori ultimati dovrebbe sorgere una stazione avveniristica, sulla cui utilita’ ieri Sandro Plano, presidente della Comunita’ montana Valsusa e Valsangone ha espresso scetticismo, visto che le stazioni sciistiche piu’ blasonate, come Sestriere e Bardonecchia, sono lontane da Susa.

Questa sera a Susa, secondo gli organizzatori, sono attese migliaia di persone da tutta la Valle. Perche’ come hanno spiegato ieri alcuni sindaci della Comunita’ Montana, la gente e’ stufa di sentire parlare di miliardi stanziati per l’infrastruttura ferroviaria, a fronte di tagli promessi per le scuole, per gli ospedali e per i servizi di base.

Prs

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