«Una scelta intelligente e fattibile». La nuova ipotesi avanzata dall’amministrazione comunale – in sinergia con Provincia e Regione in Conferenza dei servizi – di realizzare il nuovo Teatro di Varese nel piazzale che ospita l’attuale struttura, piace a, proprietario dell’Apollonio.
Guglielmi, con la sua società, è di fatto l’attore principale a cui si deve il ritorno del teatro a Varese, dal momento che l’Apollonio venne realizzato nel 2002, dopo quasi mezzo secolo di assenza in città di una struttura teatrale vera e propria.
Struttura che non è rimasta un guscio vuoto, ma anno dopo anno ha organizzato e prodotto una rassegna sempre più ampia e di qualità.
La notizia della seconda ipotesi sul nuovo Teatro viene quindi accolta positivamente dall’imprenditore. «Al momento apprendo questa notizia dai giornali – spiega – ma posso dire fin da subito che la trovo molto concreta e fattibile. Adesso aspetto di vedere i prossimi passaggi. Con il Comune c’è sempre stato un discorso aperto soprattutto incentrato sulle ipotesi di gestione delle futura struttura. Quello che noi abbiamo sempre detto è che, in vista di un nuovo Teatro, occorre un’analisi approfondita dei costi di gestione».
E infatti l’attuale gestore dell’Apollonio ha sempre insistito, nelle varie sedi di discussione, sull’importanza di prevedere una capienza che non fosse inferiore, almeno, ai 1.200 posti a sedere.
«Le dimensioni del teatro attuale sono quelle minime per poter gestire una stagione teatrale economicamente sostenibile – sottolinea l’imprenditore – Solo con un numero sufficientemente alto di posti, infatti, è possibile stipulare accordi con le compagnie teatrali, che quindi portano i loro spettacoli condividendo il rischio, ovvero venendo pagate a percentuale sulla vendita dei biglietti».
Marco Tavazzi
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