Nicola Laurenza si è concesso una breve pausa in montagna, insieme ad Alessandra e al piccolo Leonardo. Sono stati in Valle d’Aosta, nello stesso albergo del ritiro biancorosso.
?
Sì. Nella negatività e nel travaglio del mio primo anno da presidente ho riflettuto molto. Sono più forte e più positivo rispetto all’estate passata, anche grazie ai momenti di difficoltà, che fanno capire quanto si vale davvero e sono una prova per valutare lo staff e chi ti sta intorno. Ora so su chi posso contare e ho acquistato piena consapevolezza.
È stata un’ottima palestra. Avrei voluto festeggiare un altro traguardo e non “solo” la salvezza, ma se avessimo fatto un campionato tranquillo non avremmo conquistato la vittoria più bella per il Varese: la scoperta di Stefano Bettinelli. Grazie a lui, la squadra ha cambiato strada e ha acquisito una mentalità nuova. È come se la stagione scorsa non fosse ancora finita: il gruppo continuerà il percorso iniziato insieme a Bettinelli, con una consapevolezza nuova e una marcia in più.
Non bisogna fare voli pindarici, ma essere il più realisti possibile. Bettinelli ripete sempre che le difficoltà sono in realtà opportunità: noi dobbiamo avere sempre la testa giusta. La parola chiave è equilibrio. Sarà un’annata intensa, in cui bisognerà lottare in campo ma anche fuori, perché dovremo risanare i conti attraverso una gestione virtuosa.
Da appassionato e da tifoso del Varese mi auguro che anche nel prossimo campionato ci sia questo derby. L’anno scorso il Novara ci ha portato bene, vorrei divertirmi di nuovo.
© riproduzione riservata