Tennis, il caldo estremo interrompe il match di Rinderknech a Cincinnati

L’incidente ha riacceso il dibattito sul clima estremo che imperversa durante il torneo, tema già sollevato da Daniil Medvédev il giorno precedente, quando aveva espresso il timore che un giorno un giocatore potesse subire conseguenze fatali in queste condizioni (il giocatore francese in una immagine durante il malore)

Un pomeriggio torrido ha trasformato ieri il quarto turno del Cincinnati Open in uno scenario da tenzone estrema. Il tennista francese Arthur Rinderknech si è accasciato sulla terra di gioco a causa del caldo opprimente, impossibilitato a proseguire contro Félix Auger-Aliassime. La temperatura ha raggiunto i 32 °C con un tasso di umidità intorno al 50%, condizioni che hanno reso l’aria irrespirabile persino per un atleta professionista.

Dopo aver perso il primo set in tiebreak, Rinderknech ha raggiunto il punteggio di 2‑2 nel secondo. È a questo punto che, visibilmente provato, ha ceduto al terreno, scatenando immediata apprensione tra arbitro, avversario e staff medico. Le cure d’urgenza con ghiaccio e acqua lo hanno trattenuto a lungo, e nonostante il tentativo di riprendere il gioco, lo sport ha ceduto alla condizione fisica, portandolo al ritiro con il punteggio fermo sul 7‑6, 4‑2.