«Tensione giusta, noi siamo pronti»

Domani c’è il Chieri, Michele Ferri suona la carica: «Fiducia e organizzazione: non fermiamoci»

Tutto è importante ma nulla è decisivo, in questa fase della stagione. Ogni partita, ogni risultato è un piccolo mattone che servirà ad edificare la casa del futuro biancorosso, possibilmente nel territorio dei professionisti. Il mattone di domenica potrebbe però avere un peso specifico particolare, e noi ne parliamo con Michele Ferri, leader della difesa biancorossa, alla prima stagione al Franco Ossola (e in serie D) ma già un elemento inamovibile della retroguardia del Varese.


Sicuramente sarà una partita importante, lo sappiamo tutti, perché gli avversari sono lì a due punti da noi. Ovviamente all’interno del gruppo stiamo vivendo l’avvicinamento con la giusta tensione, sapendo che ci aspetta un impegno difficile. Ci stiamo allenando a ritmi elevati nonostante il tempo non ci abbia aiutato questa settimana.

Fa piacere essere lì sopra, in cima, però io sono dell’idea che in questo momento conti poco o nulla. Bisogna essere consapevoli che il cammino che ci attende non è affatto semplice.


Secondo me stiamo bene fin dall’inizio della stagione, perché questa è una squadra che non molla mai, che ha cercato di correre sempre. Adesso abbiamo però trovato questa quadratura nel 4-4-2, che ci ha permesso di acquisire fiducia ed organizzazione. Siamo messi meglio in campo, senza dubbio.


È sicuramente cambiato qualcosa da quando giochiamo così, perché in campo siamo più compatti, più organizzati, possiamo sfruttare meglio la qualità di Giovio dietro la punta. Penso sia davvero il modulo giusto.


L’impatto è stato senz’altro positivo, come lo era stato il rapporto anche con Ramella precedentemente. Io ho sempre sostenuto che questo è un gruppo forte, sano, che ha voglia di fare e di mettersi a disposizione. Con Baiano ci siamo trovati in sintonia fin dall’inizio.


Non ci voleva, e per questo siamo arrabbiati e delusi. Luca è un giocatore positivo all’interno dello spogliatoio, perché anche da subentrante si è sempre presentato con la mentalità giusta. È un elemento positivo per il gruppo, stava iniziando ad ingranare le marce giuste.


Varese è una piazza importante, e non lo scopro certo io, lo è sempre stata. Se devo indicare un motivo in particolare che mi ha fatto scegliere Varese, è il direttore Alessandro Merlin. Mi ha cercato fin da subito insieme al mister. Non conoscendo il campionato ero anche curioso e devo dire che non è semplice, lo trovo equilibrato. Ci sono squadre attrezzate, poi trovi certi campi come quello di Bra, in cui è difficile imporre gioco e per cui devi calarti subito nella mentalità giusta.