“Tigrotti, fate come la pallanuoto Tuffatevi in passione e sacrifici”

BUSTO ARSIZIO Giovani, determinati e bustocchi: sono i ragazzi del Busto Nuoto che per il secondo anno consecutivo lottano come leoni per conquistare la salvezza nel campionato di serie B. Nella scorsa stagione il traguardo è stato conseguito brillantemente e con parecchie giornate di anticipo; quest’anno il compito è più arduo, vuoi perché nel girone regna il massimo equilibrio, vuoi perché l’organico è stato ulteriormente ringiovanito. Eppure la squadra non sta affatto sfigurando, anzi: con la vittoria di sabato scorso su Ancona, i draghetti hanno lasciato l’ultimo posto e ora guardano con maggior ottimismo al rush finale. Funziona dunque il grande progetto del presidente Giorgio Bianchi: puntare sui ragazzi del territorio per dare vita a un ciclo che possa durare nel tempo. Oltre alla prima squadra, la società di via Manara (quest’anno sponsorizzata dal concessionario Dacia-Renault di Giorgio Paglini) cura con particolare attenzione il vivaio (Under 20, 17 e 15) dove maturano i titolari del futuro. «Questa è la nostra filosofia – assicura il coach croato Gojko Separovic, da 15 anni sulla panchina di Busto – preferiamo lavorare con i ragazzi della zona, anche perché possono partecipare a tutti gli allenamenti. Altre società preferiscono puntare su ex campioni quarantenni provenienti dalla serie A. Noi no, abbiamo un progetto di lungo termine con i giovani e vogliamo portarlo avanti». E pazienza se, facendo tutti gli scongiuri del caso, la stagione si dovesse concludere con una retrocessione: questo gruppo, con un anno di esperienza alle spalle, sarebbe pronto e maturo per un’immediata risalita.Un modello positivo e virtuoso, quello del Busto Nuoto,

che potrebbe essere imitato anche da altre realtà sportive locali. A cominciare, perché no, dalla Pro Patria, i cui tifosi, mai come quest’anno si sono sentiti lontani da un gruppo di giocatori che (salvo poche eccezioni) non ha dato brillanti esempi di attaccamento alla maglia. Perché non puntare sui giovani? Perché non valorizzare i ragazzi del territorio? Sì, perché gli atleti del Busto Nuoto sono tutti di città e dintorni. Fanno eccezione il genovese Alessandro Saporoso e il fiorentino Niccolò Bracco, arrivati in provincia per studiare. Gli altri componenti della rosa sono profeti in patria, che si barcamenano con spirito di sacrificio tra studio, lavoro e piscina, sospinti dall’amore per la pallanuoto. E’ il caso dei tre Nicolò: Genoni, Origgi e Andreazza, ragazzi del ’91, che conciliano gli allenamenti e lo studio in vista della maturità, che sosterranno quest’anno. Ma anche degli universitari Roberto Paleari, Stefano Grampa e Riccardo Rosanna (tutti classe ’90), che, terminate le lezioni, si precipitano alla Manara per gli allenamenti delle 20. «Certo, qualche sacrificio bisogna farlo – ammette il portierone Paleari – Quando torno dal Politecnico, faccio un salto a casa, e poi di corsa in piscina. Ma la passione mi permette di conciliare i due impegni». Ma c’è anche chi lavora, come capitan Merisio (avvocato), Crepaldi (informatico) e Carnini (ingegnere chimico). Separovic è orgoglioso dei suoi ragazzi: «Si sono sempre allenati con il massimo impegno». Ora bisogna andare a prendersi la salvezza. Se le cose andranno diversamente, niente paura: il futuro è di questi ragazzi, il futuro è di Busto.Francesco Inguscio

m.lualdi

© riproduzione riservata