Il mercato del lavoro sta cambiando molto in fretta» e, Michele Tiraboschi, giuslavorista e direttore del Centro Studi Marco Biagi ci spiega che «le piccole e medie imprese non sono certo escluse da questo rapido processo».
Le piccole e medie imprese sono le prime che percepiscono come il modello della subordinazione non sia più rispondente alla realtà del mercato. La mansione non è più la caratteristica che definisce un lavoratore, ma oggi tutto ruota intorno alle sue competenze, e l’impresa svolge una componente formativa fondamentale.
Dal punto di vista degli incentivi all’utilizzo dell’apprendistato, le piccole imprese sono quelle che beneficiano dei maggiori sgravi contributivi. A ciò si aggiunge l’aspetto fondamentale dell’apprendistato, ossia quello di intraprendere con l’apprendista un vero e proprio percorso formativo all’interno dell’azienda. Questo percorso è avvantaggiato dalla piccola dimensione di una impresa, in quanto è realizzabile uno stretto rapporto tra maestro e allievo, a vantaggio di entrambe le parti.
I dati del recente monitoraggio sui risultati della Riforma Fornero, mostrano come poche imprese attivino percorsi di apprendistato. Sicuramente c’è una scarsa conoscenza dell’istituto, ma allo stesso tempo lo scarso interesse di molti ambienti sindacali e le costanti polemiche mediatiche sul suo funzionamento, sono spesso un disincentivo al suo utilizzo.
Sicuramente è ancora migliorabile, soprattutto dal punto di vista degli adempimenti burocratici, ma il vero nodo è capire il valore che questo contratto ha per l’impresa. Spesso si enfatizzano gli aspetti tecnico-burocratici, senza sottolineare i vantaggi che un’impresa ha nel formare un apprendista.
Per questo le recenti novità varate dal Governo Renzi, se sembrano a prima vista seguire la strada della semplificazione, rischiano di cancellare il vero valore dell’apprendistato, che non è un mero rapporto bilaterale tra un lavoratore e una impresa.
Il rischio è degradare l’apprendistato in mero contratto di inserimento, comodo ma ben lontano dalla tradizione dei settori in cui è nato e sviluppato come l’artigianato.
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