Top e Flop, round 4. Rivivete Sanremo con noi

Ieri sera è andata in scena la quarta serata del Festival della canzone italiana. Ecco a voi le irriverenti pagelle di Francesco Italiano

Si conclude anche la quarta serata del Festival della canzone italiana. Giusy Ferreri, Ron, Al Bano, Gigi sono i cantanti che lasciano il palco dell’Ariston. In attesa della finalissima, ecco le nostre pagelle irriverenti. Di Francesco Italiano

La canzone è piena di Pathos, dolore e luoghi comuni, meglio del solito ma no, non convince. Oggi il Festival si apre con una portiera aperta mentre ci siamo appena messi in bici. PIRATA

Il bellissimo si gioca la sua finale puntando sul classico e si presenta in tenuta da pompe funebri. Le prova tutte: emozioni, luci, colori e pure mazzette, ma comunque a noi non ci rimane nulla. Però vince. CELLOPHANE

Ok, Maldestro ha fatto il botto oggi. Si presenta con gli occhiali di Ron e il cappello di Samuel: ha fatto spogliatoio nel backstage e oggi ci regala, oltre ai suoi nuovi amuleti, una prestazione quasi decente. ARCHEOLOGO-PREMIO CRITICA

La sua barba è un pennello cinghiale professional. Prova a dipingere il suo concetto di musica ma forse noi siamo i soliti ignoranti che non capiscono l’arte contemporanea. In ogni caso la performance è come il bagno occupato alle 7:30 del mattino. SGARBATO

La sezione big si apre con il più illustre dei ripescati, non aspettavamo altro. Rinasce, cambia tutto, reinterpreta, sorride scollatissimo con petto depilato e abbronzatura che demolisce Carlo Conti che chiede subito consigli. FENICE, MICA TANTO ELIMINATO

Lo spread tra Chiara e una bella canzone cresce disastrosamente, il crack è alle porte. Le ha provate tutte ma proprio tutte ma non ci sono rimedi, la Merkel non ti aiuterà oggi. DEFAULT

Onesto lavoratore, il pezzo ci convince e lui trova un senso ai suoi mugugni. Rimaniamo un po’ perplessi quando cerca di caricare il popolo dell’Ariston ma no, non sei in un palazzetto Samuel. CAPO ULTRAS

C’è poco da dire sulla performance di stasera di nonno Al, ci ha demolito. Come il migliore dei boxeur, gioca piano e ci illude per due puntate ma al momento giusto ci rifila l’unico gancio in faccia che ci mette al tappeto. Si prende l’ovazione con lo stesso spirito delle critiche. LEONIDA: ELIMINATO, FISCHI, URLA E SANTINI

Oggi Ermal è bellissimo, carico per la vittoria di ieri, si gasa per un pezzo che anche Povia definirebbe una raccolta di luoghi comuni. È speranzoso, ci crede fino alla fine però no, la bella presenza non ti salva dal nostro sbadigliare. BRILLANTONE

Michele bravi

Il Carmelo Consoli ci delizia con la solita lagna post botte prese nel bagno delle scuole medie. Dopo gli origami delle prime due puntate nella più totale noia notiamo con piacere la foglia dell’acero canadese sul taschino della giacca, che messaggio subliminale ci lancerai domani? COMPLOTTISTA

Elegante con malinconia, la canzone è bella ma non capiamo perché devi per forza mimarcela. Fiorella, va bene che siamo Italiani e gesticoliamo ma dare indicazioni ai passanti su un palco non ti è mai stato richiesto. TOM TOM

Il sommo artista si presenta con una maglietta intuibile solo con occhiali 3D. Ci confonde ma poi inizia a cantare. La canzone è terribile come al solito e inneggia a pratiche illegali come dipingere muri con bombolette. Il ripescaggio non è servito a nulla. AVATAR

La Katy Perry italiana ci incolla al divano con una canzone dal ritornello epico che però verrà usato prevalentemente per i titoli di coda di un qualche film di Moccia. Un po’ insipida ma se la cava con un sei politico. CHEERLEADER

Il maestro è in post sbronza: giacca riciclata, ascelle deodorate ma soprattutto la barba di tre giorni. Gigggi non ha voglia di cantare, qualcosa si è interrotto nella cavalcata epica verso quello che per noi era un podio scontato. Non si può essere un artista a comando, lo sappiamo Gigi. FINITO, VERAMENTE, ELIMINATO

Sempre più incazzata. Paola stai spaccando tutto Ti immaginiamo mentre spacchi a pugni le scenografie del backstage e minacci michele bravi per caricarti prima di questa bella esibizione. LEONESSA

Masini ha finito tardi il turno al Cirque Du Soleil e si presenta con la divisa da ammaestratore di Paola Turci. Dopo due giorni sottotono, il Marco nazionale ci stupisce con le sue armi di cui non avremmo mai dovuto sospettare la sepoltura: rabbia italiana e sguardi da vero seduttore, il meglio del cilindro magico. CIRCENSE

Improponibile, vestito con un costume da scimmia canta la sua personale versione de “La canzone del capitano” di dj Francesco con riflessioni che ammiccano al Buddismo. Coinvolge, è vero, ma non è il ballo di gruppo del solito villaggio turistico è la semifinale del festival. FUORILUOGO

Basta basta basta. A metà canzone ci siamo inventati degli argomenti di conversazione che spaziano dalle mezze stagioni al cosa faremo al prossimo capodanno. Tra la primavera e l’estate un lamento acuto ci ha riportato alla realtà delle cose. SINCERO

Bianca si reinventa, contagiata dalla Turci, ed esce dalla balera per sempre. Combatte, grida si commuove (veramente) sembra spegnersi nelle lacrime, la voce trema ma chiude alla grande. Si prende Sanremo con mille applausi. RICONDIZIONATA

Sergione ha deciso di affrontare questa serata in pigiama, letteralmente. Ci trasporta nella sua cameretta e, mentre ci addormentiamo nel suo lettuccio IKEA pieno di peluche, ci canta questa canzone e noi ci sentiamo protetti. BODYGUARD

La bella Elodie pensava di doversi sposare stasera e invece no, canta. Ingellatissma, ci regala una buona prestazione con vette canore che hanno il dolce sapore della crisi isterica. SINGLE

Piacevolmente trasandato ma meno allettante quando inizia a urlare contro il mondo mentre cerca invano di mostrarci qualcosa che resta e resterà un mistero. TRAPANO

Il leopardato ci esalta, come approccio alla vita. Giusy ha lasciato il suo tir in Autogrill, ritrovo del club delle “donne cattive” del Festival ci prova anche lei ma l’energia non basta. CAPORETTO, ELIMINATA

Altro grande lavoratore, croupier al casinò di Campione a tempo indeterminato, porta anche lui fieramente la sua divisa. Canta, lo ascoltiamo e andiamo via delusi: manca qualcosa e anche stasera niente mancia e assi nella manica. AZZARDO