VARESE Dal 5 al 22 luglio, la dodicesima edizione del Black & Blue Festival (concerti a ingresso libero se non indicato diversamente) promette un giro intorno al mondo. Sul palco e con una piccola incursione in cucina. È questa la novità dell’appuntamento di giovedì 5 – alle 19 al Twiggy Café di via De Cristoforis – con Randy Cohen (chitarra feroce della Louisiana), Max Prandi e Roberto Luti, chitarrista livornese ormai considerato punto di riferimento nel “Playing for Change”. L’aperitivo è servito con note e bocconcini tipici di New Orleans. Tappa al Filmstudio90, alle 21, il giorno 6 con il documentario dedicato a “Playing for Change” – Peace through music”. Fotogrammi e musica per un progetto che riunisce gli artisti di strada di tutta la Terra. Con i suoi 104 milioni di visualizzazioni sul web, il progetto ha costituito una fondazione benefica per la costruzione di scuole di musica in Africa e Nepal.Domenica 8, alle 19 al Twiggy Café, sarà di scena Peaches Staten con un omaggio alla Windy City per eccellenza: Chicago. Nella sua carriera, collaborazioni con Robert Plant, Buddy Guy e Koko Taylor. Al suo fianco una band italo-francese tutta pepe grazie alla chitarra di Fred Pg. Dicono di “arrivare dal futuro”, con maschere da saldatore e cappottoni argentei. Eppure “The Cyborgs” – di scena il 15, alle 18.30, in piazza Monte Grappa – sono italianissimi, suonano solo il blues della Storia e stanno invadendo tutta l’Europa. Tra Black Keys e Son House, il loro suono è “grezzo, sotterraneo, ipnotico e danzereccio”.
Beppe Gambetta, in Sala Montanari per un duplice appuntamento (alle ore 18 e alle 20; iscrizione a euro 15), sarà invece il protagonista dei seminari del 19 luglio. Figura “cult” per chi apprezza il buon blues tra Italia e Stati Uniti, Gambetta parlerà di tecnica con un’introduzione a cura di Luca Pedroni. Tris d’assi, ai Giardini Estensi, per gli appuntamenti del 20, 21 e 22 luglio (dalle 21; abbonamento a euro 28). Il 20, con ingresso a euro otto e dieci, toccherà ai “Menestrelli del vino rosso” – i Red Wine Serenaders – con Paolo Bonfanti e Veronica Sbergia.Serata funambolica con dedica all’America rurale degli Anni Venti e Trenta: washboard incluso. Sabato 21 – ingresso a euro 12 e 15 – spazio alla Royal Southern Brotherhood con Cyrill Neville (percussionista dei Neville Brothers), Mike Zito (Blues Awards 2009), Devon Allman (figlio di Greg e nipote di Duane: i mitici Allman Brothers degli anni Settanta). Completano la band, Charlie Wooton al basso e Yonrico Scott alla batteria. In scaletta, un misto di energia e dolcezza tra il rock a-la-Allman, i ritmi di New Orleans, l’effervescenza caraibica e il blues della Louisiana. In apertura, Angelo “Leadbelly” Rossi e i “There will be blood”. Il Festival chiude il 22 – biglietto a euro 10 – con un doppio set: prima Mason Casey (già armonicista di Popa Chubby) con Jaime Dolce (chitarrista che si ispira a Jimi Hendrix), poi MZ Dee (voce gospel dalla California) al fianco di Maurizio Pugno, Gio Rossi, Alberto Marsico. E un’intera sezione di fiati.
s.bartolini
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