– «Scusi posso chiederle un’informazione?». È iniziata con un’innocente richiesta di aiuto la brutta avventura di una pensionata varesina settantenne derubata da una ladra estremamente esperta in piazza Beccaria. È accaduto in pieno centro e in pieno giorno: erano le 14.30 circa di qualche giorno fa. La vittima era ferma in auto quando una donna dall’aspetto del tutto rispettabile le si è avvicinata chiedendole un’indicazione stradale. La donna parlava, spiegava, ripeteva il tracciato indicato dalla vittima fingendo di volerlo memorizzare perfettamente. Deve aver accampato qualche spiegazione credibile tipo «Mi salva la vita, ho un colloquio di lavoro”», un fatto davanti al quale qualunque persona per bene cerca di dare una mano affinchè la candidata possa arrivare puntuale.
Parlando la donna ha aperto la portiera dell’auto, un gesto fluido, fatto con naturalezza. In fondo così avrebbe sentito meglio le indicazioni. Non ha chiesto nulla, mentre parlava ha aperto la portiera quasi fosse la cosa più logica e scontata da fare. Ricevute le informazioni ha teso la mano alla pensionata per salutare e ringraziare. La vittima, però, forse intuendo che qualcosa non andava nonostante la grande gentilezza dimostrata dall’altra non ha risposto al gesto di cortesia. La ladra molto probabilmente puntava all’anello che la pensionata portava, non stringendo quella mano la settantenne ha probabilmente evitato che il gioiello le venisse sfilato. La ladra, però, non si è arresa. Ha finto di non aver capito che la vittima non voleva avere contatti con lei e di slancio l’ha abbracciata per ringraziarla con calore. L’automobilista, d’istinto, a quel punto ha pigiato la mano sul clacson per richiamare l’attenzione di altri passanti e la ladra se ne è andata.
La pensionata a quel punto ha rimesso in moto l’auto ed è ripartita. Solo una decina di minuti più tardi, portandosi la mano al collo, la donna si è resa conto che con quell’abbraccio le era stata rubata una collana in oro. La ladra, con una destrezza eccezionale, ha aperto la chiusura di sicurezza della collana e ha sfilato il gioiello. Un gioco di prestigio del tutto indolore. È il secondo colpo in un mese della ladra dell’abbraccio (ma potrebbe trattarsi di una banda con più malviventi che agiscono insieme) registrato in città. L’allarme è massimo per tutte le forze di polizia che invitano a fare attenzione e a segnalare in modo tempestivo qualunque situazione sospetta. Anche perché se le ladre non fossero riuscite a sfilare le collane e avessero deciso di strapparle avrebbero fatto molto male alle vittime. Durante il periodo estivo la tecnica dell’abbraccio aveva fatto quattro vittime in centro che si erano viste saccheggiare di portafogli, smartphone e tablet. In quei casi i ladri fingevano di riconoscere nel malcapitato di turno un vecchio amico e si precipitavano a salutarlo con calore derubandolo.