Torture e violenze ai fratelli In aula il caso-choc di Varese

VARESE Camicia nera aperta sul petto, Erik Di Caro, 20 anni di Varese; maglia bianca a maniche lunghe e attillata sui muscoli, l’amico Alex Varricchione, 19 anni di Arcisate.Questa mattina i due ragazzi, protagonisti di una delle vicende più atroci capitate mai capitate a San Fermo, si sono presentati davanti al giudice per l’udienza preliminare Natalia Imarisio.Avrebbero dovuto essere giudicati, con rito abbreviato, per il reato di lesioni gravissime; ma il verdetto è stato posposto al prossimo 13 novembre, quando sempre davanti al medesimo gup dovranno rispondere anche di violenza sessuale di gruppo.La riunificazione dei due procedimenti è stata compiuta con l’accordo tra le parti: vale a dire il pubblico ministero Sabrina Ditaranto e i legali dei due ragazzi.Il 18 maggio 2011, Di Caro e Varricchione avrebbero torturato e massacrato in un garage di via Tarvisio (dove abitava Di Caro) due fratelli più o meno coetanei per un debito di droga di 200 euro. Con loro ci

sarebbe stato anche Francesco Pianta, 21 anni, residente nello stesso complesso immobiliare: la posizione di quest’ultimo, tuttavia, è stata stralciata in considerazione al contributo dato alle indagini. Nella gang dei picchiatori anche due minorenni.Agghiacciante la ricostruzione: le vittime erano state legate con del filo elettrico e appese per i polsi al soffitto. In questa posizione per circa mezz’ora erano state colpite con calci e pugni al corpo e al volto. Uno dei fratelli aveva subito lesioni gravissime, al punto che il giorno dopo era stato costretto a cercare soccorso nell’ospedale di Circolo, dove gli venne asportata la milza.Ancora più aberranti le sevizie a cui avrebbero costretto i fratelli una quindicina di giorni prima: Di Caro e Varricchione li avrebbero costretti ad avere rapporti sessuali fra di loro. L’incredibile violenza venne persino filmata con un cellulare. Era stato proprio Pianta, attraverso il padre, a consegnare il video accusatorio in procura, dando vita al secondo filone dell’inchiesta.

s.bartolini

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