Tra Silvio e Renzi patto di riforme Senza più sconti

Berlusconi, con al seguito i suoi scrivani-vassalli, va dichiarando che le riforme proposte da Renzi, null’altro sono che quelle che da venti anni va proponendo e che solo una opposizione parlamentare ottusa e una Magistratura a lui ostile gli avrebbero impedito di portare a termine, anzi di iniziare. Sarà anche vero, ma resta il fatto che in questi venti anni i suoi parlamentari (deputati e senatori) più che alle riforme dello Stato erano intenti a proporre e far approvare leggi

ad personam per togliere il loro padrone dai guai giudiziari in cui era incappato. Tempo non ne è rimasto per mettere mano a quelle necessarie riforme dello Stato che ora va spacciando per sue. Tanto assomiglia a quei leghisti che anch’essi in venti anni nulla hanno portato di bene al Nord, nessuna riforma, nessun vantaggio, solo fallimenti epocali, eppure anch’essi vanno gridando che, loro, le riforme le avrebbero fatte, ma i cattivi (gli altri) l’hanno loro impedito.

Carlo Mario Passarotti

Gallarate

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