Tracce di cesio 137 sono state trovate nella lingua e nel diaframma di 27 cinghiali del comprensorio alpino della Valsesia, in provincia di Vercelli, abbattuti tra il 2012 e il 2013. L’isotopo radioattivo sarebbe presente ben oltre la soglia prevista dal regolamenti in caso di incidente nucleare. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha immediatamente attivato i carabinieri del Nas e del Noe.
I valori dei campioni oscillano tra 0 e 5.621 Bq/Kg, e 27 sono al di sopra del limite massimo di 600. Dieci di questi sono stati inviati al Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca della Radioattività nel Settore Zootecnico Veterinario dell’IZS di Puglia e Basilicata, mentre è programmato l’invio dei 17 rimanenti campioni positivi allo screening al Centro di Referenza nazionale di Foggia.
Tra le ipotesi sulle cause non è esclusa quella della conseguenze dell’incidente radioattivo di Chernobyl del 1986.
f.angelini
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