Mattinata di protesta al Marie Curie di Tradate, dove centinaia di studenti sono scesi in strada nella mattinata di giovedì 15 ottobre per contestare una circolare interna che, a loro dire, limita la libertà di movimento durante l’intervallo.
La disposizione, firmata dalla dirigente scolastica e diffusa nei giorni scorsi, stabilisce che gli studenti potranno uscire dall’aula solo con l’autorizzazione degli insegnanti, una misura che, secondo la preside, mira a garantire maggiore sicurezza e ordine negli spazi comuni.
«Una regola troppo rigida»
La decisione, però, non è stata accolta bene dagli alunni, che la considerano una restrizione eccessiva e poco coerente con lo spirito della vita scolastica.
«Non vogliamo creare disordine, ma ci sembra ingiusto che l’intervallo, l’unico momento di pausa della mattinata, venga controllato in questo modo. È anche un tempo per socializzare e ricaricarsi», hanno spiegato alcuni rappresentanti degli studenti durante la manifestazione.
L’istituto, che raccoglie diversi indirizzi – liceo scientifico, scienze umane, economico sociale e linguistico – conta circa 1.500 iscritti, e una parte consistente di loro ha aderito allo sciopero spontaneo.
Il confronto con la dirigenza
La dirigente scolastica non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma fonti interne fanno sapere che l’obiettivo della nuova disposizione è tutelare la sicurezza degli studenti, evitando affollamenti e comportamenti a rischio durante l’intervallo.
Nel corso della giornata si è parlato della possibilità di un incontro tra la preside e i rappresentanti d’istituto, per aprire un dialogo e trovare un punto di equilibrio tra le esigenze organizzative e la richiesta di maggiore libertà espressa dagli studenti.
La protesta si è svolta in modo ordinato e pacifico, segno che la comunità scolastica è pronta a far sentire la propria voce, ma anche a cercare soluzioni condivise.