Tragedia sulla Briantea: muore in moto Mauro Carraro, ferita la moglie Sabrina

Il 61enne di Albiolo non ce l’ha fatta dopo il terribile frontale tra la sua Honda e una Peugeot a Binago.
La moglie, 59 anni, è ricoverata in gravi condizioni al Circolo di Varese. Il paese sotto choc.

BINAGO (Como) – Tutti avevano sperato in un miracolo, ma il cuore di Mauro Carraro, 61 anni, di Albiolo, ha smesso di battere dopo ore di agonia. L’uomo era rimasto coinvolto sabato pomeriggio in un terribile incidente lungo la Strada Statale Briantea, nel tratto che collega Malnate a Como, all’altezza di Binago.

A scontrarsi, poco dopo le 17, una Honda condotta da Carraro, con a bordo la moglie Sabrina, 59 anni, e una Peugeot 206 guidata da una 51enne residente in provincia di Varese. L’impatto è stato frontale e violentissimo: la moto, diretta verso Como, è stata centrata in pieno dall’auto che sopraggiungeva dalla corsia opposta.

I soccorsi sono arrivati rapidamente, ma le condizioni dell’uomo sono apparse subito disperate. Trasportato in codice rosso all’ospedale di Circolo di Varese, Carraro è deceduto poco dopo il ricovero. La moglie Sabrina, che lavora all’Ufficio Anagrafe del Comune di Albiolo, è tuttora ricoverata in prognosi riservata nello stesso ospedale.

“Una famiglia distrutta, un paese in lutto”

«Ci stringiamo con affetto alla nostra cara Sabrina, ai suoi figli e ai parenti di Mauro – ha dichiarato con commozione il sindaco di Albiolo, Mario Bernasconi –. La vita di una famiglia è stata sconvolta, e tutto il paese prova un dolore immenso per quanto accaduto».

L’amministrazione comunale e i colleghi della donna si sono uniti nel cordoglio, in attesa di notizie sul suo stato di salute.

Una tragedia che si ripete

Come se non bastasse, la famiglia Carraro era già stata colpita da un altro lutto pochi giorni prima. Il cugino di Mauro, Roberto Erminio Carraro, 65 anni, di Valmorea, è infatti morto in un incidente in moto lungo la strada tra Solbiate e Cagno, dopo essere uscito di strada con il suo mezzo.

Due destini tragicamente intrecciati, a pochi chilometri di distanza, su quelle stesse strade tra Varesotto e Comasco che entrambi conoscevano da sempre.

Una doppia ferita che lascia attonite due comunità unite dal dolore, e che riaccende l’allarme sulla sicurezza di un’arteria trafficata e spesso teatro di gravi incidenti.