Tranquilli, la Libreria del Corso torna «Cari varesini, siete stati spedidi»

VARESE La Libreria del Corso c’è e riapre entro fine mese. La rassicurazione arriva direttamente da Luisa Ulgelmo che insieme a Cristina e Luca gestisce il negozio di libri in corso Matteotti ormai da tredici lunghi anni.Molti in questi giorni si sono chiesti cosa stesse accadendo dietro a quelle vetrine coperte da carta bianca che lasciano intravedere ai margini scatoloni di libri. Diversi ancora oggi si fermano e sbirciano incuriositi per capire quale novità si celi dietro a quei vetri che di solito propongono letture e invece ora sono oscurati.Tanti anche quelli preoccupati di perdere il loro punto di riferimento per i consigli di lettura e tantissime le ipotesi sul destino di quell’angolo di cultura nel cuore pedonale della città. «C’è stata veramente tanta attenzione. I varesini ci hanno fatto sentire il loro calore in questi giorni e vogliamo dire loro che li aspettiamo e che ci sono mancati – dice Ulgelmo – Ci sono state veramente tante attestazioni di stima che ci hanno emozionati e di cui ringraziamo. Questo ci da una carica fortissima per ripartire e fare anche di più». Dunque niente Lindt come ipotizzava qualcuno, ma ancora libri, libri e solamente libri.«Quando abbiamo

iniziato ci eravamo posti l’obiettivo di essere per Varese non solo una libreria con tutto l’entusiasmo e la preparazione, ma un luogo di incontro per il lettore, di accolto e parole personali e personalizzate. Tutto questo affetto ci fa capire che abbiamo lavorato nella giusta direzione». Rimane la domanda: «Ma perché avete chiuso?».«È stata una chiusura momentanea perché cambiamo il distributore, ma la Libreria del Corso continua a esistere come prima, lo staff rimane lo stesso – spiega – Con il cambio del fornitore unico, che ci rende più competitivi sul mercato, di fare prezzi migliori, abbiamo dovuto restituire tutti i libri che avevamo, mentre ci stanno arrivando quelli nuovi».Restyling dunque e un grande marchio per continuare a fare lo stesso lavoro di prima, ma con qualche novità.«Nel frattempo spostiamo qualche settore con un occhio di riguardo ai più bambini che saranno al piano inferiore. Scenderanno anche narrativa e tascabili. Manterremo vetrine a tema, gli incontri, le presentazioni e gli eventi, e non mancheranno per nessuno i consigli personalizzati». Si lavora di giorno e di notte per riaprire il prima possibile e restituire quell’affetto che in questo breve periodo si è riversato sullo staff della libreria.

s.bartolini

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