Travolti e uccisi lungo l’Autolaghi «Ingiusto morire così»

Ancora una tragedia in Autolaghi: vittime una donna di Busto Arsizio e un camionista comasco. Lei era rimasta in panne e l’uomo la stava soccorrendo: investiti entrambi da un’auto in corsa

– Busto Arsizio è sotto choc per la prematura scomparsa di Caterina Costa, la donna di 41 anni deceduta nel drammatico incidente avvenuto mercoledì notte in Autolaghi. La vittima dell’incidente (insieme a lei è morto anche il camionista che ha cercato di aiutarla) viveva in via Lecco nel quartiere di Sant’Edoardo. Abitava nel condominio al civico 18 ormai da una quindicina di anni. Originaria della Calabria era sposata e si era perfettamente inserita nel contesto sociale della città. Era una casalinga, sempre disponibile verso il prossimo, tanto che tra i vicini di casa la sua morte è stata vissuta con grande dolore, quasi fosse venuto a mancare un parente molto stretto. Si era fatta apprezzare da tutti per le sue grandi qualità umane. «Per noi – racconta la famiglia Ofeni – era una ragazza bravissima, una persona unica e meravigliosa. Si faceva in quattro per tutti. Faceva di tutto per darti una mano: quando pioveva, insisteva per darti un passaggio in macchina. Anche quando le si diceva che tanto il posto da raggiungere era vicino, le insisteva e ti dava un passaggio. Era fatta così: una persona generosa e attenta alle esigenze degli altri». Tra i vicini di casa è stato un dolore enorme che

ha spezzato il cuore di tutti: «Mi sono svegliato – racconta un vicino – e stavo guardando la Tv quando intorno alle 3 ho visto la macchina della polizia arrivare qui sotto. Hanno citofonato e dopo ho saputo quello che era successo. Mi vengono i brividi – si commuove i– è una tragedia che non si meritava. Lei e il marito Antonio sono due persone meravigliose. L’ho vista per l’ultima volta Venerdì Santo. Era appena arrivata con le nipotine, una era salita e l’altra era lì con lei. Mi ha salutato facendo segno con le mani e con il suo solito grande sorriso, quello è stato il suo ultimo saluto». I residenti della palazzina sono increduli: «Una persona così giovane – insistono i vicini – non può morire in quel modo. Una persona che ha fatto solo del bene, davvero non si può dire nulla di male». Caterina Costa si era fatta voler bene da tutti. Era una grande appassionata di musica tanto che quando ne aveva la possibilità andava ai concerti dei suoi cantanti preferiti. «Aveva già acquistato – racconta un’amica – anche il biglietto per andare a vedere Vasco Rossi. La musica le piaceva tantissimo. Aveva una grande creatività, passione e un super sorriso».