Travolto e ucciso dal treno Ancora giallo sull’incidente

BUSTO ARSIZIO – Suicidio o tragica fatalità? Le circostanze che hanno portato alla morte dell’uomo travolto venerdì sera da un treno in corsa a 500 metri dalla stazione di Busto Arsizio sono ancora al vaglio degli inquirenti. Una cosa, però, sembra certa. Nessuna colpa si può imputare al macchinista che si trovava quella sera al comando del convoglio. Il treno viaggiava a circa 140 km/h e aveva appena passato la stazione di Busto Arsizio, viaggiando in direzione di Gallarate.

Non era prevista fermata in quelle ferrovie e quindi il macchinista si sarebbe potuto aspettare di tutto, tranne che di trovarsi un uomo sui binari. L’urto, come è facile immaginare, è stato violentissimo, e l’uomo, un romeno di 50 anni, è morto sul colpo. Il pubblico ministero Mirko Monti, che sta coordinando le indagini condotte dalla Polizia ferroviaria di Varese, ha già disposto l’autopsia sulla salma dell’uomo, che risulterebbe essere residente nella zona attorno alla stazione di Busto Arsizio. E’ probabile che al momento della tragedia l’uomo fosse ubriaco. A quanto pare vicino a lui sarebbe stato trovato un sacchetto di carta con all’interno dell’alcol.

E’ ancora difficile, però, riuscire a capire se il 50enne abbia deciso di farla finita gettandosi sotto il treno che stava arrivando, o se invece sia scivolato, inebriato dai fumi dell’alcol. I risultati dell’autopsia, nei prossimi giorni, potranno fornire maggiori certezza proprio rispetto a questo elemento.
Tiziano Scolari

b.melazzini

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