Tre soluzioni ecologiche per il pranzo fuori casa

Qual è il punto di forza del design italiano? Riuscire a mettere insieme  stili di vita e innovazioni tecnologiche per trovare soluzioni pratiche e attente all’ambiente.
Una sfida continua che si applica ai contesti più diversi, in questo caso si parla dei pasti consumati fuori casa, ormai una necessità diffusa con ricadute pesanti sulla salute e anche per l’ambiente.

Per vincere questa sfida, tre giovani designer – Matteo Vilardo, Luke Hornung e Caterina Gobbi – hanno inventato per lo Ied, l’Istituto Europeo di Design di Milano, un nuovo packaging per il cibo che coniuga le confezioni usa e getta, gli strumenti normalmente usati per la cottura e le esigenze di riciclo.

Nasce così il progetto “Organic Pack”, che prevede tre soluzioni dedicate al mangiare fuori, velocemente, in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente.

La prima proposta è Heat & Eat, contenitore monoporzione di pasto autoriscaldante da cui consumare direttamente. Basta premere la parte superiore del contenitore per innescare una reazione termica tra il vano acqua e il vano sali, utile per riscaldare il cibo.
Si agita, si rimuove il coperchio e il gioco è fatto. Una volta finito di mangiare, si separano i due componenti (l’esterno in cartone, naturale e riciclabile, e l’interno in alluminio) e di gettano negli appositi cassonetti.

Poi c’è Sotto & Sopra: si tratta di un contenitore monoporzione di pasto, da poter utilizzare sia come padella per riscaldare direttamente sul fuoco, sia come piatto dal quale consumare. Il pack può essere infatti posto su un piano di cottura qualsiasi (gas, vetro ceramica o piastra elettrica) e poi essere utilizzato come piatto di portata rimuovendo il coperchio; anche in questo caso, si separano le due componenti (carta e alluminio) e si gettano negli appositi contenitori.

Infine la terza idea, Pop up pan: confezione da 25 scatole in alluminio piegato, quindi poco ingombranti, ma capaci di trasformarsi in vere e proprie padelle pronte per essere utilizzate per la cottura. E, dopo, anche loro si gettano nell’alluminio.
Tutte le confezioni sono scomponibili e facilmente riciclabili nelle loro componenti. I contenitori sono semplici e intuitivi, utilizzabili ovunque perché facilmente trasportabili grazie al minimo ingombro, realizzati in materiali naturali, riciclati e al 100% riciclabili.

u.montin

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