Trema il tribunale di Busto Da isola felice a “inferno”?

«Il tribunale di Busto Arsizio? Al momento è un’isola felice. Peccato che dal 13 settembre quasi sicuramente non lo sarà più».

Il presidente della sezione penale , quello dell’ordine degli avvocati di Busto Arsizio, l’avvocato e il presidente della sezione civile , usano le stesse identiche parole per definire quella che è la situazione del palazzo di giustizia di Busto: «Un’isola felice». Una situazione, però, destinata a mutare tra poco più di un mese. «In passato il nostro palazzo di giustizia fu definito un tribunale svizzero per il suo livello d’efficienza – dice Walter Pico Bellazzi – I giudici fissano le udienze con celerità e i tempi tecnici vengono rispettati. Nell’80% dei casi posso dire che i provvedimenti vengono presi in tempi molto brevi».

Bellazzi parla di un tribunale che, nelle ultime classifiche sull’efficienza, si è classificato in posizione numero sei a livello nazionale.

«Nella mia decennale esperienza mi ricordo solo due processi caduti in prescrizione – continua Bellazzi – C’è però il grande problema della carenza di personale. L’organico, per quanto riguarda giudici e personale della cancelleria, è molto ridotto».

Senza parlare della spada di Damocle che pende sugli uffici di Largo Giardino. «Dopo il 13 settembre, con l’accorpamento sotto la giurisdizione di Busto dei tribunali di Legnano e Rho, rischiamo di diventare un’isola perduta – dice ancora Bellazzi – Noi avvocati siamo molto preoccupati. Mancano spazi, personale e pubblico».

Anche il giudice Toni Adet Novik, presidente della sezione penale del tribunale, parla di un’isola felice che a breve verrà distrutta.

«Vuole fare un articolo sui tempi della giustizia a Busto? Penso non abbia molto senso. Tra un mese cambierà tutto». Per ora Novik parla di tempi molto celeri, per la celebrazione del processo.

«Ovviamente dipende dai tipi di processo: una semplice rapina può essere definita anche in una sola udienza – spiega Novik – Se invece ci sono tanti testimoni la causa può andare avanti un anno o anche di più. Il processo Bad Boys, però, l’abbiamo concluso in otto mesi».

Il giudice Novik non nasconde i problemi di organico e la carenza di personale. Nonostante questo, però, giudici e magistrati di Busto Arsizio sembrano riuscire a fare miracoli.

Tutto, però, è destinato a cambiare. «Le cause di Gallarate sono già state spostate qui, con un aumento delle difficoltà – prosegue nel ragionamento Leotta – Dei tre giudici civili che dovevano essere trasferiti da Gallarate a Busto, ne è venuto uno solo. Sei nuovi uditori, invece, arriveranno solamente da febbraio».

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