Treni, disagi senza fine anche ad agosto Rabbia dei pendolari per i tagli d’estate

Il Comitato attacca sugli orari ridotti: «Un regionale all’ora, ma noi lavoriamo»
E rispolvera la vecchia battaglia sul Malpensa Express: «Ridateci le sue fermate»

Pendolari, disagi senza fine anche ad agosto. «Ridateci le fermate del Malpensa Express». Torna a farsi sentire il Comitato Pendolari Trenord Busto Arsizio, mai domo nel rilanciare la mobilitazione per invocare il ripristino delle fermate soppresse del treno diretto da Busto Nord a Milano Cadorna.

Stavolta sono gli orari estivi, con la riduzione della frequenza delle corse dei treni regionali nel mese di agosto, a far saltare sulle sedie i pendolari. O meglio, salterebbero sulle sedie se riuscissero a trovare un posto, visto che, come raccontano quotidianamente dai loro account sui social network, «nemmeno ad agosto riescono a farci viaggiare sereni».

«Non è più come una volta»

Anche perché «noi ad agosto lavoriamo regolarmente – sottolinea il portavoce del comitato – non sono più i tempi delle grandi fabbriche chiuse in agosto, Milano ormai è la città del terziario avanzato. Solo Trenord non se n’è accorta». Il problema nasce dal combinato disposto di due fattori: da un lato, spiega il portavoce Cocca, «la frequenza dei regionali è stata ridotta ad un treno all’ora», dall’altro, «i Malpensa Express spesso sono treni singoli, perciò chi fa il cambio a Saronno si trova a dover salire su convogli stra-affollati». Cocca fa l’esempio di utente del 7.09 per Cadorna, «che in agosto è soppresso»: le alternative, in assenza della fermata del Malpensa Express delle 7.04, che non c’è più dal 26 aprile, «sono soltanto il 6.52 per Centrale con cambio a Saronno, sperando di trovare posto, oppure il Malpensa Express delle 7.35, per chi ha flessibilità di orario». Insomma, decisamente ancora “#nnvabene”, come da tempo ripetono su Twitter i pendolari con la loro incessante pressione sull’assessore alle infrastrutture di Regione Lombardiae sul consigliere regionale di Forza Italia , che dopo il loro sopralluogo sul Busto Nord-Milano Centrale si sono presi a cuore la soluzione del problema.

«Quel ripristino non basta»

E se i disagi di agosto fanno parlare di una «situazione imbarazzante» al portavoce dei pendolari, l’annunciato ripristino di una fermata mattutina del Malpensa Express non sembra una soluzione sufficiente per risolvere i problemi dei pendolari bustesi. «La soppressione agostana dei Novara-Cadorna ha ulteriormente mostrato come la fermata del Malpensa Express abbia una funzione suppletiva imprescindibile su questa linea – spiega il portavoce del comitato Amedeo Cocca – soprattutto in momenti come questo in cui i treni sono diventati “rarefatti” come l’ossigeno a seimila metri di altitudine. Beffa nella beffa, molti convogli sono anche a composizione ridotta. Il risultato è il più classico degli “effetti sardina”, tanto caro a Trenord, tanto temuto e odiato dai pendolari». La mobilitazione di protesta, insomma, non va in ferie, tutt’altro.n