Troppo buonismo verso gli islamici

CASSANO MAGNAGO «C’è una tendenza, da parte di taluni ambienti della Chiesa, a rincorrere la benevolenza dei musulmani. Senza rendersi conto che in questo modo si finisce per indebolire nei cristiani la certezza della propria fede».

Così Magdi Cristiano Allam, intervenuto a Cassano Magnago in Villa Oliva, ha risposto alla provocatoria domanda di uno dei presenti, critico verso il prevosto di Gallarate monsignor Franco Carnevali, che «lo scorso anno ha concesso l’oratorio di Arnate per il Ramadan», nonché verso la Curia ambrosiana, che avrebbe «minimizzato» sull’occupazione islamica di piazza Duomo lo scorso 3 gennaio.
In entrambi i casi, ha spiegato il candidato per l’Udc alle prossime europee, si tratta di «un atteggiamento che si ispira all’islamicamente corretto, a un relativismo religioso, a buonismo». Un atteggiamento nel quale, ha continuato il giornalista egiziano battezzato la notte di Pasqua del 2008 da papa Benedetto XVI, «si confondono e si sovrappongono la dimensione dell’amore per il prossimo, che è doveroso, con la legittimazione della religione altrui, che finisce per far venir meno la certezza della nostra fede cristiana».

Ecco spiegato perché Allam non creda tanto nel dialogo tra le religioni, quanto invece nel «dialogo e convivenza tra le persone, con i musulmani che vivono qui, a Cassano Magnago, in un territorio che ha i suoi valori, i suoi ideali, la sua fede: è su questa base che è possibile una convivenza fondata su valori e regole, perché se diamo l’impressione di essere una landa deserta autorizziamo gli altri a trattarci come terra di conquista. Siamo noi il problema, non loro».

e.romano

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