Truffa delle escort in internet Cinque arresti a Busto

BUSTO ARSIZIO Cercavano ragazze disponibili su internet, pagando in anticipo le grazie di avvenenti escort a prezzi salatissimi, che solo pochi potevano permettersi: ricchi, dunque, ma allocchi, perché all’atto pratico, all’appuntamento cioè più o meno galante – di certo finalizzato ad una conclusione – non trovavano nessuno.

Nessuna traccia, insomma, di quelle belle figliole visionate (manco fossero cose da comperare…) e prenotate su internet. Vittime di una truffa ben congegnata, che faceva leva su una certa propensione, tutta maschile. Se non fosse reato, meriterebbe di essere raccontata in tutt’altro contesto. Singolare, ma azzeccatissimo, il nome affibbiato all’operazione: «Carro di buoi». Perché, come recita il ben noto adagio, tira più… ecc. ecc…

In questo modo cinque persone pare abbiano accumulato una discreta fortuna: perché il giochetto andava avanti da tempo, funzionando pure bene. Fino a quando non sono intervenute la Squadra mobile della questura di Varese e la Guardia di finanza, che ieri mattina hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare (tre in carcere e due ai domiciliari) su ordine del gip del tribunale di Busto Arsizio. Gli arresti (tra cui almeno anche quello di una donna), sono stati eseguiti a Castellanza, Saronno, Marnate e Olgiate Olona.

I dettagli dell’operazione saranno illustrati giovedì alle 11 in procura a Busto Arsizio dal procuratore Francesco Dettori e dal sostituto Luca Gaglio.

Franco Tonghini

f.tonghini

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