Turbigo, ucciso per difendere donna dal marito violento: 34enne albanese condannato a 17 anni

Sentenza per l'omicidio del 16 settembre 2022 davanti a un bar del Comune dell'Alto Milanese. La Corte d'Assise del Tribunale di Busto Arsizio ha anche rinviato gli atti in procura per falsa testimonianza per cinque testi ascoltati in aula

BUSTO ARSIZIO – È stato condannato a 17 anni e 4 mesi Gjinaj Rigels per l’omicidio di Emanuel Rroku, ragazzo di 23 anni, ucciso con un colpo di pistola al collo davanti a un bar di via Allea a Turbigo, nel Milanese, il 16 settembre 2022. Lo ha stabilito oggi la Corte d’Assise del Tribunale di Busto Arsizio presieduta da Rossella Ferrazzi (Marco Montanari a latere).

La Corte ha rinviato gli atti in procura per falsa testimonianza per cinque testi ascoltati in aula. Il pubblico ministero Ciro Caramore aveva chiesto la condanna all’ergastolo per il 34enne albanese contestando l’aggravante dei futili motivi. Aggravante esclusa dal verdetto di oggi, così come la recidiva contestata per possesso illegale di arma da fuoco. L’avvocato Antonio Buondonno, difensore di Rigels, ha parlato di eccesso colposo di legittima difesa o, in subordine, di omicidio preterintenzionale. Secondo quanto ricostruito Rroku, con alcuni amici, sarebbe intervenuto per difendere una donna dall’aggressione del marito violento per strada, amico dell’albanese (e ora indagato per falsa testimonianza).

Ne sarebbe nato un acceso diverbio durante il quale, secondo quanto ricostruito dall’accusa, Gjinaj avrebbe estratto una pistola ed esplose almeno tre colpi uccidendo il 22enne e ferendo altre due persone. A quel punto gli amici del ragazzo avrebbero aggredito il 34enne per bloccarlo. Secondo la difesa, invece, il colpo mortale sarebbe partito durante l’aggressione con pestaggio ai danni di Gjinaj. Di qui la tesi dell’eccesso colposo di legittima difesa: il 34enne avrebbe sparato non per uccidere ma per difendere dal pestaggio in corso. La Corte ha riconosciuto che quello del 22enne fu omicidio volontario.