Nel 2024 crescono gli arrivi internazionali e le presenze: Porlezza guida la classifica, mentre il turismo italiano rallenta. Il lago si conferma meta autentica, tra natura e accoglienza.
Un turismo che invita a rallentare, a scoprire senza fretta, e che conquista con la sua autenticità. È il lago Ceresio, affascinante angolo tra Lombardia e Canton Ticino, sempre più scelto da chi cerca paesaggi silenziosi, borghi colorati, natura intatta e ospitalità sincera. Ogni sponda diventa un invito a vivere esperienze genuine, lontane dal turismo mordi-e-fuggi.
I numeri di un 2024 in crescita
Secondo i dati forniti dalla Regione Lombardia, il 2024 ha segnato una crescita solida:
- 82.305 arrivi complessivi (+5,16% rispetto al 2023)
- Oltre 300.000 presenze registrate
A trainare sono soprattutto i turisti stranieri, che segnano:
- +6,98% negli arrivi (71.854)
- +17,3% nelle presenze (267.453)
In lieve calo il turismo italiano, con:
- 10.451 arrivi (-5,83%)
- 33.566 presenze (in leggera flessione)
Le località: Porlezza al vertice
Tra le mete più dinamiche spicca Porlezza, vera regina dell’ospitalità:
- +4.160 arrivi (da 27.470 a 31.630)
- +38.638 presenze (da 113.554 a 152.192)
Anche Lavena Ponte Tresa segna un buon +10,25% nelle presenze (da 16.469 a 18.160), mentre gli arrivi totali calano (da 2.557 a 1.553), confermando però la crescita degli arrivi stranieri: 5.784 nel 2024 rispetto ai 5.647 del 2023.
In Valganna, le presenze aumentano del 9,6% (da 24.919 a 27.308), con un significativo incremento degli arrivi internazionali (da 5.014 a 6.550). Porto Ceresio registra una delle crescite più marcate: +30% nelle presenze (da 8.624 a 11.230) e +710 arrivi, segno di un crescente interesse per il lungolago e i suoi servizi.
Anche i piccoli centri sorprendono: Claino con Osteno segna un +31,9% negli arrivi e +28% nelle presenze. Campione d’Italia e Valsolda restano stabili, con Campione che mostra un incremento del 5% negli arrivi italiani, compensando lievi cali.
Ceresio, una scelta di qualità
Mentre molte destinazioni faticano a ritrovare i flussi pre-pandemia, il lago Ceresio si conferma un modello di turismo sostenibile e consapevole, in cui qualità, paesaggio e servizi si fondono per offrire esperienze autentiche. Non solo un luogo da visitare, ma una scelta di stile, che guarda al futuro senza dimenticare il valore delle piccole cose.