Tutti alla fonte con il cudée “Viva l’Italia e abbasso la Lega”

COMERIO Una cinquantina di persone di ogni età, “armate” di cudée, l’antico corno di bue utilizzato dai contadini per custodire la ranza, ha partecipato ieri mattina a Comerio alla manifestazione organizzata dal sindaco Silvio Aimetti. Un rito alternativo alla tradizionale cerimonia leghista dell’ampolla, che nelle stesse ore si stava celebrando a Venezia con Umberto Bossi. Una manifestazione quella comeriese, per dire no ai tagli del Governo agli enti locali e per ripartire dal territorio e dai suoi valori.

Il rito del cudée si è consumato al lavatoio di via Sacconaghi, proprio dove si trova la sorgente del torrente Chignolo, uno dei simboli del paese. Praticamente tutti i partecipanti hanno portato con loro un cudée, alcuni erano davvero molto antichi, unitamente alle bandiere italiane ed europee. Raccolta l’acqua nel corno di bue – un comeriese l’ha addirittura bevuta – il sindaco ha poi intonato l’inno nazionale, seguito dagli altri partecipanti. «La cerimonia del cudée è nata da una battuta e non è una manifestazione pro o contro qualcuno – ha detto Aimetti – ma serve a far capire la situazione difficile in cui si trovano i Comuni, Comerio compresa». Il corno di bue non è soltanto simbolo di una protesta. «Il cudée rappresenta la tradizione della nostra terra – ha proseguito il primo cittadino – bisogna tornare ai valori con cui i nostri nonni hanno cresciuto le loro famiglie; quei valori devono essere un esempio per la politica». Prima di cantare l’inno di Mameli, il primo cittadino ha concluso il suo intervento con un patriottico «viva il cudée, viva Comerio, viva l’Italia».

La riuscita della manifestazione, vista anche la temperatura autunnale, è andata oltre ogni più ottimistica previsione. «Il rito del cudée – ha sottolineato Aimetti – potrebbe diventare un appuntamento annuale; è una manifestazione della nostra gente, del nostro territorio che vuole dare il suo contributo». Tra i partecipanti anche diversi bambini, uno avvolto nella bandiera europea, oltre a cittadini stranieri, olandesi e tedeschi, residenti a Comerio. «Non mi aspettavo così tanta gente – ha concluso il primo cittadino che guida la lista civica “Il Gelso” – per superare la crisi dobbiamo ripartire dai valori della tradizione». Valori da tramandare da una generazione all’altra.

Matteo Fontana

e.marletta

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