Uccide il socio e lo fa a pezzi In manette uomo di Gallarate

GALLARATEHa dato da bere al suo socio d’affari un caffè corretto con il sonnifero. E quando l’ex amico si è addormentato, gli ha sparato in testa. Quindi con una sega a mano ne ha smembrato il corpo e ne ha poi disperso i pezzi in mare. E tutto ciò per denaro: qualche centinaio di migliaia di dollari ricavati dalla vendita di una barca, di un’auto (una Fiat Idea) e di un appartamento.

L’autore di questo efferato omicidio, commesso insieme a un complice, si chiama Ugo Marchic e ha 59 anni. All’una di martedì è stato arrestato dalla Polizia ferroviaria al binario 8 della stazione centrale di Milano.

Marchic è nato a Perugia, ma quando aveva otto anni era stato affidato a una famiglia di Gallarate. E proprio a Gallarate era cresciuto fino a che, adulto, si era trasferito in Venezuela. Lì aveva proseguito la sua carriera ai margini (e oltre i margini) della legge, iniziata già in Italia fra Novara e Torino con diversi reati contro il patrimonio: dal furto alla ricettazione, passando per l’emissione di assegni a vuoto.

Dopo il suo ritorno in patria, il 9 giugno scorso, aveva preso la residenza a Lainate (Milano), anche se di fatto viveva in un camper posteggiato a Sillavengo, in provincia di Novara.

In Sudamerica, Marchic aveva assunto una nuova identità. Sul suo passaporto venezuelano, del tutto regolare, sta scritto il nome di<+nero> Marco Antonio Ferrari Martinez, anni 66 (sette in più di quelli reali). Sbarcava il lunario attraverso vari maneggi leciti e no: in Italia, infatti, era ricercato dal 1996 per traffico internazionale di stupefacenti fra Roma e Caracas.

A Puerto La Cruz aveva fatto amicizia con un francese, Paul Maurice Wolnerman, e con lui aveva intrapreso diversi affari.

Quando l’amico, che aveva 71 anni, ha manifestato l’intenzione di vendere tutto e di trasferirsi a Santo Domingo, Marchic non ha esitato un secondo a progettare e a mettere in atto il suo piano criminoso.

In Italia è stato rintracciato grazie alle telefonate al fratellastro che abita a Gallarate, del tutto estraneo ai crimini attribuiti a Marchic.

s.bartolini

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