VARESE Uccise il fratello durante una lite: chiusa oggi l’istruttoria dibattimentale. La corte d’assise presieduta da Ottavio D’Agostino ha accolto la richiesta del pubblico ministero Luca Petrucci di mettere agli atti i verbali dei testi sentiti a sommaria informazione all’epoca dei fatti. Tra questi anche la compagnia di Massimo Basile, ucciso a 39 anni dal fratello Giovanni, nell’abitazione di via del Riveccio a Calcinate del Pesce dove la coppia viveva e dove, da qualche tempo, era stato accolto anche Giovanni Basile rimasto senza lavoro. Oltre a lei non
dovranno comparire davanti alla corte il cognato di vittima e assassino (intervenuto per salvare Massimo e a sua volta malmenato da Giovanni) e gli altri testimoni. Un gesto di delicatezza da parte del pm, in accordo con l’avvocato difensore Fulvio Dagnoni, per evitare ai familiari di dover ripercorrere l’intera tragedia. Due perizie psichiatriche, per altro, hanno giudicato Basile incapace di intendere e di volere. Il pubblico ministero chiederà quindi l’assoluzione per incapacità dell’omicida reo confesso. Discussione del processo e sentenza rinviata al 6 maggio. S. Car.
s.bartolini
© riproduzione riservata