Ue, un altro scandalo: arrestata in Belgio l’ex ministro Federica Mogherini, sospetta frode

L'ex Alto rappresentante Ue e rettrice del Collegio D'Europa coinvolta nell'inchiesta sulla scuola di perfezionamento per diplomatici. Fermato anche l'ex ambasciatore Stefano Sannino

BRUXELLES – L’ex Alto rappresentante dell’Ue e attuale rettrice del Collegio d’Europa, Federica Mogherini, è tra le persone fermate nell’ambito dell’indagine che ha visto scattare questa mattina delle perquisizioni al Servizio per l’azione esterna dell’Ue (Seae) e il Collegio d’Europa a Bruges.

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Secondo quanto riporta il quotidiano belga Le Soir, perquisizioni sono state effettuate questa mattina sia presso la sede della Seae che in diversi edifici del Collegio d’Europa nell’ambito di un’indagine su una possibile frode nell’utilizzo di fondi dell’Ue. Secondo quanto annunciato dalla Procura europea, tre persone sono state arrestate, fra queste l’ex vicepresidente della Commissione europea che secondo Le Soir si trova attualmente in stato di fermo. Sempre secondo il quotidiano belga, le altre persone fermate sono un responsabile del Collegio d’Europa e l’ex segretario generale del Seae (2021-2025), il diplomatico italiano Stefano Sannino.

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L’indagine riguarda sospetti di favoritismo e una possibile concorrenza sleale nell’assegnazione da parte del Seae al Collegio d’Europa di un programma di formazione di nove mesi destinato ai futuri diplomatici europei. I fatti contestati risalgono al periodo 2021-2022 e i presunti reati, secondo la procura europea, sono potenzialmente “frode nell’aggiudicazione degli appalti pubblici, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale”.

L’indagine si concentra sul fatto se il Collegio d’Europa e/o i suoi rappresentanti fossero informati in anticipo sui criteri di selezione della procedura di gara e avessero motivi sufficienti per ritenere che l’assegnazione dell’implementazione del progetto sarebbe andata a loro, prima della pubblicazione ufficiale del bando da parte del Seae. Secondo la procura, esistono forti sospetti che, durante il processo di gara per il programma, sia stato violato l’articolo 169 del Regolamento Finanziario relativo alla concorrenza leale e che informazioni riservate relative all’appalto in corso siano state condivise con uno dei candidati partecipanti alla gara. Prima delle perquisizioni, la procura ha richiesto la revoca dell’immunità di diversi sospettati, richiesta che è stata accolta. L’indagine è inoltre supportata dal giudice istruttore del Belgio nelle Fiandre Occidentali.