Un camion di solidarietà da Busto fino al Kosovo

L’inverno delle minoranze serbe del Kosovo sarà un po’ meno rigido anche grazie alla generosità di tanti bustocchi.

Ha avuto ottimi riscontri la raccolta solidale promossa dalla rete Now e dall’associazione Amici di Dečani a favore delle popolazioni serbe del Kosovo e della Metochia.

Ben 145 pacchi – per un totale di oltre cento quintali di materiale – sono stati caricati sabato sul camion del “Trasporto solidale” diretto verso il Kosovo: alimenti, vestiti, giocattoli e generi di conforto che serviranno a rendere meno dure le condizioni di vita degli abitanti delle enclave serbe di Kosovo e Metochia alla vigilia

del gelido inverno balcanico. Popolazioni tuttora alle prese con gravi problemi di accesso a servizi basilari, dall’acqua all’energia all’assistenza sanitaria. Ecco perché i progetti di solidarietà internazionale – come quello realizzato da Now e Amici di Dečani – rappresentano una concreta speranza per quelle minoranze (spesso sottoposte anche a discriminazioni di natura etnica e sociale).

Partito da Bari, il camion ha raggiunto Busto Arsizio dopo aver raccolto lungo la Penisola il materiale offerto da privati, aziende e istituzioni. E sabato mattina i volontari di Now hanno caricato il mezzo con gli scatoloni e il materiale imballato raccolto a Busto e in altri comuni limitrofi. «Desideriamo ringraziare le persone e i partner di questa operazione – dice Tommaso Pini a nome della rete Now – in special modo il Centro Giovanile Stoà, Bar da Giovanni, Karma Kafè, Studio Decibel e l’azienda Piemme Tapparelle con il benzinaio Eni di viale Duca d’Aosta per il prezioso supporto logistico. Un grazie va inoltre ai privati cittadini, veri protagonisti di questa raccolta, che non hanno perso l’occasione di dimostrare che, anche in tempi di crisi, la solidarietà verso coloro che hanno più bisogno rimane imprescindibile elemento di umanità e civiltà. Nei prossimi mesi – annuncia infine Pini – saranno molti e diversi gli appuntamenti che Now prevede sul territorio di Busto Arsizio, non solo orientati verso la solidarietà internazionale, ma anche verso le attività aggregative e la risposta alle esigenze territoriali».

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