Un gioco per il Natale dei più piccoli: Luca è carrrico e Varese risponde

Alfano ringrazia tutti: «Se vuoi puoi. Grazie alle vostre condivisioni, al vostro passaparola e al vostro cuore abbiamo raccolto ben 98 giochi per il Ponte del Sorriso»

«Se vuoi puoi» e se a dirlo è tutti ci crediamo. Non finisce di stupire il tifoso del Varese costretto sulla carrozzina da una malattia rara di cui non si conosce il nome, ma solo il soprannome, scelto, non proprio a caso, da Alfano: «La bastarda». Ieri Luca ha lanciato sul suo profilo Facebook un messaggio preceduto appunto dalle parole «Se vuoi puoi». È un ringraziamento: «Grazie alle vostre condivisioni, al vostro passaparola e al vostro cuore abbiamo raccolto ben 98 giochi (gli ultimi li consegnerò sabato mattina) che ho portato personalmente all’associazione Il Ponte del Sorriso, lasciandoli alla responsabile , che si occuperà della distribuzione dei doni ai bambini il 24 dicembre sera con la presenza direttamente dalla Lapponia di Babbo Natale. Grazie ancora a tutti per aver accolto alla grande il mio invito a questa iniziativa». Seguono gli hashtag (aggregatori tematici in uso sui social di cui Luca Alfano è un mago): #sevuoipuoi #carrrichi. Scalda il cuore vedere con che facilità Alfano realizzi ogni idea che gli frulla in testa: «Una mattina mi sono svegliato e ho pensato ai bambini che sono costretti a passare il Natale, festa della famiglia per eccellenza, in ospedale. Mi sono detto: perché non farli sentire a casa e allora ho lanciato sul mio profilo Facebook l’idea di raccogliere dei

giochi da portare loro in occasione della nascita di Gesù bambino». Luca si è mosso anche con una certa scaltrezza: «Sono stato in un supermercato a comprare il primo giocattolo e poi ne ho postato la foto con questo messaggio: “Il primo dono eccolo qui, chi vuol fare il secondo?”. Ne sono arrivati subito molti altri e sono letteralmente entusiasta della risposta da parte del popolo dei social. Siete stati grandi. Grazie a tutti perché abbiamo raccolto tanti bei giocattoli, tutti nuovi e perfetti. Faranno la felicità dei bambini che purtroppo devono stare in ospedale». Luca Alfano fa eco alle parole del sindaco di Varese, quelle con cui il primo cittadino aveva battezzato la rubrica del tifoso che esce ormai da più di due mesi sulla Provincia: «Fontana ci aveva invitato a riconoscere i nostri meriti. Noi varesini spesso vogliamo apparire diversamente da come siamo. In realtà non siamo freddini e la risposta avuta anche in questa iniziativa è un chiaro segnale di come Varese sia una città solidale». Ad aiutare Luca a consegnare i doni in ospedale c’è stato sempre suo papà Nello, persona di grande cuore, che fa eco al figlio: «Varese è una città che sa dare molto e siamo felici per aver raccolto quasi cento giochi da consegnare al Ponte del Sorriso».