#omenica tutti al Franco Ossola. L’abbiamo scritto sul giornale di lunedì (acquisita la vittoria sull’Union Villa Cassano e fatti i calcoli per capire quanto mancasse alla promozione), lo ribadiscono i giocatori del Varese con un hashtag da condividere per riempire gli spalti e far esplodere di gioia Masnago.
L’idea, neanche a dirlo, è del “solito” Daniele Capelloni, che di mattina, mentre lavora per il suo colorificio, elabora le sue geniali e divertenti trovate: la maschera di Carminetor, la fascia da sindaco, ora l’invito per tutti i tifosi biancorossi: «L’idea è nata stamattina (ieri per chi legge, ndr); mentre ero in giro per lavoro mi stavo sentendo con Marrazzo, Gheller e Luoni: “perché non creiamo qualcosa per invitare più gente possibile allo stadio domenica?”. L’idea è stata subito apprezzata da tutta la squadra per questo abbiamo pensato di creare e lanciare l’hashtag».
Tra il dire e il fare sono passate poche ore: «Abbiamo preparato il cartellone negli spogliatoi di Varesello – dice il Borja Valero biancorosso – Quattro fogli bianchi portati dal lavoro, un po’ di scotch per legarli insieme, il pennarello dell’Aldo (Cunati). Prima ho disegnato l’hashtag, poi la D grande, il resto è venuto di conseguenza. I nostri tifosi sono meravigliosi e questo è un invito per tutti quelli a cui sta a cuore il Varese. Per tutti quelli che ci hanno creduto e ci hanno fatto sentire il loro amore e la loro passione: i ragazzi della curva, quelli del terzo tempo, la tribuna, i distinti, il club donna biancorossa. Tutti, tutti insieme: dobbiamo riempire gli spalti del Franco Ossola il più possibile. Sarà il simbolo di una rinascita».
La promozione può già arrivare domenica: serve una vittoria contro l’Arconatese e, contemporaneamente, un pari o una sconfitta del Legnano contro l’Union Villa Cassano: «Noi dobbiamo pensare a vincere. Poi, con radioline, o telefoni, aspetteremo notizie positive da Legnano. Sarebbe bellissimo se dagli altoparlanti saltasse fuori il risultato. Mi ricordo molto bene l’Arconatese – spiega il numero 8 – una squadra ostica, che abbiamo battuto grazie a una delle nostre migliori prestazioni. Noi facciamo il nostro, poi vediamo cosa succede a Legnano. L’Union Villa Cassano può fermare i lilla? Sì. Domenica, quando li abbiamo affrontati al Chinetti, ho visto una bella squadra, compatta, in salute: mi ha impressionato».
La squadra è unita, fa festa negli spogliatoi, si sente fuori dal campo, vive il sogno a stretto contatto con tutti i tifosi, la società e lo staff. Tra di loro, c’è l’eterno Aldo Cunati, anche lui ritratto con lo striscione: «Abbiamo fatto la foto di squadra, poi Mavi (Gheller) gli ha detto: “Dai Aldo, mettiti in posa per una foto” e da dietro è spuntato Marra con il phon. Aldo è il numero uno, davvero un grande – racconta il regista della formazione di Giuliano Melosi – con lui si è creato un bellissimo rapporto di stima e amicizia, di dà l’opportunità di ridere e divertirci insieme a lui. È veramente una persona speciale».
Festeggiare al Franco Ossola avrebbe un sapore speciale: «Sarebbe molto bello centrare la promozione nel nostro stadio, nello stadio dove si è scritta la storia del Varese – prosegue Capelloni – Festeggiare in città sarebbe speciale, il coronamento di un’annata bellissima, indimenticabile. Speriamo. Noi ci stiamo preparando per arrivare carichi al punto giusto all’appuntamento».
Enzo Rosa ha fatto un voto. Partirà dalla Schiranna e punterà al Campo dei Fiori: una corsa piena di gioia, per festeggiare una rinascita voluta, trovata, realizzata. Rosa ha lanciato una proposta a Piero Galparoli, ottimo runner, e anche alla squadra, per correre un pezzo di strada insieme, svelandoci l’esistenza di un fioretto fatto anche dai giocatori biancorossi. Ma, con spirito di spogliatoio, Daniele Capelloni mantiene assoluta riservatezza:
«Non abbiamo ancora in mente nulla per un’eventuale festa domenica. Un voto? Qualcosa c’è, ma per ora resta nello spogliatoio. Quando ci sarà la matematica…».
Quel giorno sapremo, e sarà festa, perché il Varese è tornato: #“D”omenica tutti al Franco Ossola.