Un lago da vivere anche di sera: 1600 viaggiatori scelgono la navigazione serale

Corse fino all’1 di notte tra Piemonte e Lombardia. Soddisfazione delle amministrazioni locali e dell’Ente Navigazione: “Servizio utile e sostenibile, pensiamo già all’estate 2026”

Il servizio serale sperimentale di Navigazione sul Lago Maggiore si è rivelato un successo fin dal primo mese di attivazione: oltre 1600 persone hanno utilizzato le corse tra Arona, Angera e Ranco durante i weekend di giugno, con una media di circa 400 passeggeri ogni fine settimana. Un risultato che conferma la bontà del progetto avviato per l’estate 2025 e che proseguirà fino al 14 settembre, offrendo sette collegamenti serali ogni weekend, con ultima corsa di rientro all’1 di notte.

Grande la soddisfazione da parte di Pietro Marrapo, gestore governativo dell’Ente di Navigazione Laghi:
«Siamo molto soddisfatti degli esiti di questo primo mese di sperimentazione. L’iniziativa nasce da un confronto diretto con amministratori e istituzioni locali, con l’obiettivo di incentivare l’attrattività del territorio e offrire un’alternativa comoda e sostenibile alla mobilità privata, anche solo per una cena fuori casa».

Marrapo guarda già al futuro: «Auspichiamo che il trend positivo venga mantenuto e incrementato, così da poter riproporre e ampliare il servizio nella prossima stagione estiva».

Il sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli, accoglie con entusiasmo l’esperimento: «È solo l’inizio. I numeri cresceranno ulteriormente nei mesi più caldi grazie a una maggiore promozione. Ringrazio la Navigazione per l’offerta proposta».

Sulla sponda lombarda, la soddisfazione è condivisa anche da Marcella Androni, sindaco di Angera, località da cui parte gran parte dei viaggi serali verso Arona:
«Il servizio riduce il traffico, l’inquinamento e i rischi per i giovani. In pochi minuti si raggiunge Arona o si torna ad Angera in tutta tranquillità. È un’opportunità non solo per turisti e cittadini, ma anche per i residenti dei paesi vicini».

Impossibile, almeno per ora, replicare il modello su tratte come Stresa-Ispra, a causa delle esigenze operative dei cantieri navali che si trovano ad Arona e Intra, dove le imbarcazioni devono necessariamente rientrare a fine servizio.

Intanto, l’iniziativa sta dimostrando come un servizio pubblico serale flessibile e sostenibile possa davvero migliorare la fruibilità del lago e la vivibilità dei centri rivieraschi.