Due anni fa moriva il pittore varesino Mario Alioli e il circolo culturale Cavour vuole ricordarlo e rendergli omaggio con una mostra antologica che sarà inaugurata sabato 16 novembre alle 16 negli spazi di Villa Recalcati messi a disposizione dalla Provincia di Varese.
La mostra, curata da Franco Prevosti, è introdotta da uno scritto di Augusto Caravati che ricorda la sua amicizia con il pittore, nata quando erano ancora ragazzi quando entrambi frequentavano «un gruppo di giovani dell’Istituto dei Piccoli di Padre Beccaro dove – racconta Caravati – sotto la sapiente egida di Don Giuseppe Tornatore, predisponevamo tutto quanto necessario per la preparazione degli eventi organizzati a beneficio dei piccoli ospiti dell’Istituto». Nascono qui le prime esperienze d’arte di Mario Alioli che ha saputo raccontare sulla tela tutto il suo amore per la terra varesina, descrivendone tradizioni, storia, cultura, natura.
Classe 1928 Alioli nelle sue opere mostra tutta la sua curiosità nell’indagare i soggetti che amava descrivere dipingendo. A cominciare dalla realtà che gli stava attorno. E quindi Varese, la sua città, il suo territorio, e la vita che in essa si svolge o si svolgeva, con un occhio di tenerezza alle attività del passato, dalle tradizioni più radicate alla semplice quotidianità. Pari attenzione l’aveva dedicata all’Umbria e in particolare ad Assisi, terra di origine della moglie e quindi sua per vicinanza.
La mostra rimarrà in allestimento per una settimana, fino al 24 novembre, liberamente visitabile tutti i pomeriggi, da lunedì a domenica, dalle 15 alle 18 a Villa Recalcati, in piazza Libertà 1, a Varese.
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