VARESE Andare in auto nelle aree a traffico limitato o parcheggiare nei posti blu di Avt gratuitamente e a tempo illimitato. Varese non è Milano o Roma, ma piccoli o grandi (a seconda dell’opinione dei lettori) privilegi esistono anche qui. E da dieci anni a questa parte consistono nel pass di libera sosta e circolazione per gli assessori, e semplicemente di libera sosta per i consiglieri comunali che ne facciano richiesta.In poche parole un membro del consiglio ha il diritto di parcheggiare negli stalli di sosta blu senza pagare e senza limite di tempo. Un assessore, in più, può circolare con la propria vettura privata, nelle zone a traffico limitato.Un “privilegio” a richiesta, dal momento che non è automatico, ma va presentata una richiesta al comando della Polizia Locale. Il tagliando ha poi scadenza annuale e va rinnovato di anno in anno. Ad averlo richiesto, su nove assessori, sono in sette. Le uniche due eccezioni sono il vicesindaco Carlo Baroni (Pdl) e l’assessore all’Urbanistica Fabio Binelli (Lega). Gli altri, quattro pidiellini e tre leghisti, ce l’hanno tutti. A partire dall’assessore alla Sicurezza Carlo Piatti (Lega Nord), e dell’assessore alla Famiglia Enrico Angelini (Pdl), che l’hanno ottenuto dai primi di gennaio: rispettivamente il 3 e il 4 del mese. Sempre a gennaio ha poi fatto richiesta l’assessore a Sport e Rioni, Maria Ida Piazza (Lega), il cui tagliando è valido dal 17 del mese. Simone Longhini (Pdl), assessore alla Cultura, ha aspettato un po’ di più, visto che dai dati
forniti dalla Polizia Locale il suo pass è valido dal 21 febbraio. Solo ad aprile lo hanno richiesto i pidiellini Stefano Clerici (Ambiente) e Giuseppe Montalbetti (Bilancio), i cui pass sono validi rispettivamente dal 2 e dal 12 aprile. Se ne era forse quasi scordato l’assessore al Commercio Sergio Ghiringhelli, ultimo leghista ad avere il tagliando. La sua autorizzazione parte dal 22 agosto. Ai consiglieri è concessa, sempre su richiesta, solo la libera sosta. Che comunque è cosa gradita, soprattutto nel Pdl: su 32 eletti, solo in cinque hanno chiesto il pass. Quattro pidiellini e un leghista. Quest’ultimo è Gladiseo Zagatto, pass valido dal 3 febbraio, gli altri sono Giacomo Cosentino (25 gennaio), Fabio D’Aula (27 gennaio), il capogruppo Ciro Grassia (12 aprile) e Matteo Giampaolo (7 maggio).Ma loro non si sentono privilegiati. «Lo uso poco perché abito in centro – risponde Clerici – Diciamo che può servire durante quelle giornate in cui per servizio dobbiamo correre da una parte all’altra della città. Francamente parlare di privilegio mi sembra eccessivo: non so che idea abbiano i cittadini degli amministratori comunali, ma noi non abbiamo privilegi o prebende, non entriamo gratis da nessuna parte e lavoriamo ben oltre il cosiddetto orario d’ufficio».Sulla stessa linea l’assessore Ghiringhelli. «L’ho chiesto da meno di un mese – dice – ho provato a farne a meno, ma se voglio essere presente e puntuale sul territorio è uno strumento utile. Non credo possa essere un privilegio, dal momento che lo si usa per motivi di servizio».
s.bartolini
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