Un salasso i libri al liceo Ci costano più delle Baleari

VARESE Il caro-libri non perdona a Varese, e molte famiglie dovranno probabilmente ripensare le proprie vacanze per poter acquistare i testi scolastici dei ragazzi. Si può risparmiare qualcosa comprando i libri usati dagli studenti più grandi o dai neodiplomati, attraverso il passaparola, oppure ricorrendo al Libraccio di piazza XX settembre, unica occasione di trovare testi scolastici usati in città. E la novità 2012 non lascia dubbi: è con gli e-book che arriva il vero risparmio, oltre che con testi ad hoc che alcuni prof creano appositamente per i propri studenti, come accade in alcune classi del Newton. Già da qualche tempo le superiori cittadine hanno pubblicato sui propri siti web l’elenco dei testi scolastici da acquistare.Il record di spesa lo detengono i “primini”, tra l’altro più svantaggiati perché con acquisti a lungo termine da affrontare, come i vocabolari o, per l’artistico, la strumentazione. Spicca un record di economicità, e il merito è tutto delle nuove tecnologie: nella sezione B della quarta ginnasio, primo anno al classico Cairoli, la spesa totale per i libri di testo supera di pochi centesimi i 207 euro, quasi 130 euro in meno rispetto al tetto massimo fissato dal ministero, 335 euro, e 140 in meno rispetto alla lista “tradizionale” della sezione A. Merito della sperimentazione voluta dal preside Salvatore Consolo, che nella quarta B dell’anno scolastico 2012/2013 porterà alla completa digitalizzazione dei libri, con tablet o netbook forniti dalla scuola. Attenzione, però, perché fuori dall’elenco, ma indispensabili per affrontare il corso di studi, saranno da acquistare i vocabolari

di greco e latino. Le edizioni più diffuse, il “Montanari” per greco e il “Castiglioni e Mariotti” per latino, entrambi editi da Loescher: 112 e 88 euro, un investimento che si spalma sui cinque anni del corso. I due indispensabili volumi, però, fanno lievitare i costi, rispettivamente, a 546 euro per la quarta A e a 407 euro per la B: tanto quanto una settimana di pensione completa alle Baleari, ad esempio. Non se la passano meglio le altre scuole: la prima C dello scientifico Ferraris tocca il tetto ministeriale, 320 euro, solo acquistando i libri strettamente indispensabili. Ma anche qui sono esclusi dal conteggio il solito dizionario di latino, quello d’inglese e i testi di religione (per chi la sceglierà) e di scienze motorie: altri 217 euro, che impongono la scelta tra libri per il figlio o una sospirata settimana all inclusive in Croazia.Al Manzoni, tutti gli indirizzi di studio superano i tetti ministeriali anche di 50 euro, mentre per il Frattini, si salta dai 270 euro di tetto massimo a 355 euro della dotazione completa, che comprende anche una Bibbia da 9,30 euro. Sono esclusi da questo conteggio gli strumenti da disegno.La scuola sta diventando un lusso, e solo le nuove tecnologie o la buona volontà dei prof possono salvare le famiglie dal salasso. Per questo moltissime scuole hanno risposto al bando regionale “Generazione Web”, che finanzia sperimentazioni come quella della sezione B del Cairoli, quest’anno finanziata dall’associazione degli ex alunni. Per gli altri se ne riparlerà non prima del settembre 2013.

s.bartolini

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