Un sindaco imprenditore in Cina «Che dinamismo, reagiamo» 

COMERIO La Cina, che dinamismo. E il sindaco imprenditore è tornato con un’idea precisa: bisogna lottare di più per la nostra economia, in particolare per i giovani.

Un settore che ha particolarmente impressionato il sindaco imprenditore è quello dei trasporti pubblici.  «L’efficienza, la pulizia e la puntualità dei mezzi è incredibile – sottolinea Aimetti – tutti gli operatori conoscono l’inglese e sono molto cortesi». Azzardare un paragone tra le ferrovie cinesi e quelle varesine è davvero improponibile. Ma è un altro aspetto a preoccupare; il fatto che la Cina cresca e la nostra provincia sia ferma. «Da studente di ingegneria mi recavo all’università

a Milano impiegandoci in treno un’ora e dieci, esattamente quanto ci mettono oggi i miei nipoti, mentre 20 anni fa per andare da Nanchino e Shangai probabilmente ci voleva un giorno intero di viaggio» osserva Aimetti. «Ritengo la classe imprenditoriale italiana migliore di quella cinese, non sono sicuro di poter dire altrettanto di quella politica; i nostri politici sono troppo impegnati a tagliare i nastri e a fare convegni. Trovo incredibile che non ci sia un collegamento aereo diretto, da Malpensa verso la Cina, di una compagnia italiana».

Poi l’ambiente e l’università. «Ho visto al lavoro tanti giovani; in provincia dobbiamo puntare su ricerca e sviluppo e questo può essere fatto solo con i giovani» afferma Aimetti, che con altri sindaci sta organizzando «un gruppo di lavoro in collaborazione con docenti universitari, per elaborare proposte e per far ripartire l’economia del territorio». 

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m.lualdi

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