Un tricolore che emoziona e quell’inno nel silenzio. Belgio, così ti abbracciamo

Insieme - La curva ha sollevato uno striscione in lingua fiamminga

Non è il clima di una partita come tutte le altre, e non potrebbe essere altrimenti. In un Pala Whirlpool comunque spoglio, si respira solidarietà, cordoglio, amicizia. Dopo una giornata come quella di martedì, Varese aveva promesso supporto e vicinanza alla squadra avversaria, e non li ha fatti mancare.
Toccante l’abbraccio di tutta Masnago, commossa e partecipe, poco prima della palla a due. Nel silenzio del palazzetto è risuonato l’inno nazionale belga, e le due squadre si sono raccolte assieme e metà

campo tenendo in mano una bandiera dello stato fiammingo. Un momento di ricordo, di vicinanza, in ogni caso emozionante. Il pubblico di Masnago non è nemmeno così tanto, segnale che questa coppa, seppure nella fase più interessante e calda, continua a non riscuotere particolare entusiasmo in città. Difficile, con queste premesse, sperare in un pienone nelle eventuali Final Four casalinghe.
Pur poca, la gente di Varese si è fatta sentire anche nei confronti della squadra avversaria, reduce da un viaggio difficile e piena di pensieri diversi rispetto alla pallacanestro. C’erano anche le telecamere della Rai ieri al palazzetto ad intervistare i giocatori, intrappolati martedì nella morsa dell’aeroporto di Zaventem a Bruxelles. Durante l’inno belga, alcuni tifosi di Varese seduti in tribuna est hanno esposto uno striscione dedicato proprio al popolo fiammingo: nou sommes belges, noi siamo belgi. Un modo per far sentire ancora di più la vicinanza dei varesini durante questo momento difficile. Dietro la panchina degli Antwerp Giants, un’altra bandiera belga, esposta però dai tifosi ospiti giunti fino a Varese nonostante tutte le difficoltà del caso. Dopo l’inno, Masnago si scioglie in un applauso spontaneo, lo stesso che ha accolto al loro ingresso i giganti di Anversa.
Alla fine del primo quarto, poi, dalla curva si alza un lenzuolo con una scritta in fiammingo: «Steun aan belgische volk genieg aanslagen», ossia un messaggio di vicinanza al popolo belga dopo gli attacchi e le bombe che hanno sconvolto Bruxelles ed il mondo intero nella mattinata di martedì. Al Pala Whirlpool, per l’occasione, si rivede anche Matteo Jemoli, per anni assistente allenatore alla Pallacanestro Varese, che ora sta vivendo una nuova esperienza come vice di Ugo Ducarello in Lega Due a Trapani.