Un viaggio audio tra i 10 siti Unesco della Lombardia: le bellezze del Varesotto

Operosità, ingegno e spirito imprenditoriale. Sono questi i concetti chiave a cui, da sempre, viene associata l’immagine della Lombardia. Eppure, al di là della sua riconosciuta laboriosità, la regione nasconde meraviglie naturali e architettoniche.

Il progetto promosso da Regione Lombardia

È dunque sulla valorizzazione di questa bellezza e storicità del territorio che si inserisce il progetto Siti Unesco e Musei: costruzione di una rete condivisa per la valorizzazione del patrimonio lombardo – promosso da Regione Lombardia, finanziato dal Ministero della Cultura e realizzato in collaborazione con l’Associazione Abbonamento Musei, che ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere la fruizione dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale e favorire la connessione tra i siti stessi e i musei di riferimento.

Una mappa ideale: il Sacro Monte e tutte le bellezze del Varesotto

In questo processo di valorizzazione e promozione si inserisce la mappa ideale di “Tanteanime“, la serie podcast prodotta da Chora Media in collaborazione con Abbonamento Musei e Regione Lombardia. Nel corso di dieci episodi, lunghi venti minuti circa, i ricercatori e travel blogger Alessio Realini e Cécile Berranger, ovvero gli Hesitant Explorers, costruiscono un viaggio audio fra dieci siti Unesco della Lombardia: dal villaggio operaio di Crespi d’Adda, in provincia di Bergamo, alle testimonianze su pietra delle prime comunità umane della Valle Camonica, passando per i segreti dei Gonzaga fino ad arrivare al treno in alta quota del Bernina. Senza dimenticare il Sacro Monte di Varese, i monasteri longobardi tra Varese e Brescia, la chiesa di Santa Maria Foris Portas a Castelseprio, gli insediamenti palafitticoli dell’Isolino Virginia nel lago di Varese, le fortificazioni cinquecentesche di Bergamo, Monte San Giorgio e il Cenacolo vinciano.

Castelseprio

Assessore Galli: “Da Regione Lombardia impegno costante”

“Il patrimonio Unesco di Regione Lombardia ammonta a ben 21 riconoscimenti. Si tratta del patrimonio regionale più consistente a livello nazionale e anche internazionale. Il primo riconoscimento italiano fu proprio in Lombardia, con le incisioni rupestri camune, divenute patrimonio dell’umanità il 26 ottobre 1979, quando sconfissero un’agguerrita concorrenza. Proprio il patrimonio materiale rappresenta la spina dorsale dei riconoscimenti Unesco lombardi. L’impegno di Regione Lombardia nella promozione e nella valorizzazione dei siti Unesco è costante e importante” ha sottolineato l’assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli.