Una bufera di polemiche investe Luino

Dopo la nevicata che ha paralizzato la città, clima bollente per come è stata gestita l’emergenza. Cittadini infuriati, il consigliere Agostinelli chiede provvedimenti. Ieri il sindaco in strada a spalare

– Dopo la nevicata e il sabato da dimenticare il Varesotto conta i danni: nella notte tra sabato e domenica i vigili del fuoco hanno compiuto decine di interventi per alberi e rami caduti sotto il peso della neve, mentre ancora qualche zona faceva i conti con blackout e tv a singhiozzo. A Luino, una delle zone più colpite dalla neve, ieri è tornata la calma. Calma meteorologica, ma la gestione dell’intervento ha acceso critiche e polemiche. Critiche sono arrivate dai cittadini che hanno

sottolineato carenze denunciando «strade bloccate», «frazioni abbandonate a loro stesse dai mezzi comunali che non hanno pulito le strade» e hanno denunciato «l’incapacità di far fronte a una nevicata annunciata. La città era paralizzata». Critiche sono arrivate anche dal presidente del comitato luinese che ha segnalato «l’impossibilità per le ambulanze di fare rientro in sede» e, sempre sul fronte sanitario disastroso si è rivelato lo slittamento di un mezzo pesante in via Turati che per oltre un’ora ha bloccato l’accesso all’ospedale cittadino.

A raccogliere quello che è più di malumore è stato ieri , capogruppo consigliare di Movimento Italia Nazione che ieri ha detto chiaramente:«Domani mattina alle 9 (oggi per chi legge) sarò in Comune e mi farà consegnare la documentazione relativa agli appalti per la spalatura delle strade – ha detto – Voglio capire per quale ragione quando, alle 4 di sabato mattina la neve, annunciata con anticipo a livello regionale, ha iniziato a cadere i mezzi per la salatura non sono usciti. Voglio capire anche se la notte precedente è stata eseguita o meno la salatura delle strade. E se così non fosse domanderò spiegazioni». Agostinelli rincara la dose: «La mia vuole essere una critica costruttiva – ha detto il consigliere – Voglio capire di chi è la responsabilità dell’accaduto. Delle aziende appaltatrici? Dovranno far fronte alla carenza dimostrata. Dei tecnici che avrebbero dovuto coordinare in modo più capillare le operazioni? Mi auguro siano presi provvedimenti seri nei loro confronti in caso di questa eventualità. Se emergerà che la responsabilità del disastro, con ambulanze che hanno impiegato un’ora per raggiungere Colmegna, è in carico all’assessore ne chiederò le dimissioni».

Sull’accaduto è intervenuto anche il sindaco , che ieri mattina era in strada a spalare neve: «E’ stata una nevicata eccezionale che, secondo le previsioni, doveva essere al di sopra dei 350-400 metri – ha detto Pellicini – Nessuno si aspettava 35 cm di neve in poche ore nel centro. Fatte queste doverose premesse, la nostra risposta, soprattutto durante la mattinata, è stata insufficiente». Il primo cittadino non si nasconde e spiega: «Ci siamo basati su un piano neve che ha retto nei cinque anni precedenti, ma è risultato troppo leggero rispetto a una precipitazione così copiosa – ha concluso il sindaco -Dal sabato pomeriggio, ho gestito l’emergenza insieme al vice sindaco, dando anche una mano la domenica mattina per liberare i passaggi pedonali dalla neve. Andremo avanti con uomini e mezzi per tutta la serata, completando la salatura delle strade. Da domani faremo le verifiche di cosa non ha funzionato e riferiremo quanto prima alla Commissione Territorio sulle soluzioni che andremo ad adottare per il futuro». Intanto Agostinelli è motivato a portare la questione in consiglio comunale.