Una casa-pollaio a Varese Ci vivono in dodici: un minorenne

VARESE Serata movimentata per i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Varese che la scorsa notte sono intervenuti in un appartamento del centro cittadino dopo che una donna di 38 anni di origini ucraine aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine poiché, dovendo recuperare degli effetti personali, le veniva impedito l’accesso all’abitazione da lei temporaneamente occupata. Giunti sul posto, i militari riuscivano, non senza difficoltà, a farsi aprire la porta d’ingresso dell’appartamento dai locatari, un rumeno e la sua compagna ucraina, entrambi di 56 anni, i quali, in un primo tempo asserivano di essere gli unici occupanti della casa; tuttavia, a seguito di un’accurata ispezione dei locali, i militari riuscivano a scovare, nascosti al buio in una stanza dell’abitazione, ulteriori dieci cittadini extracomunitari, di nazionalità rumena, peruviana e salvadoregna, tra cui anche

un ragazzo di 16 anni. A seguito di indagini, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile accertavano che le varie stanze dell’appartamento, in tutto cinque, erano state subaffittate dai due conviventi ad ulteriori dieci stranieri che mensilmente versavano loro una somma di denaro compresa tra i 150 e 350 euro. Per la coppia è scattata la denuncia per “favoreggiamento alla permanenza sul territorio italiano di immigrati clandestini”, atteso che dagli accertamenti emergeva la presenza di due cittadini extracomunitari, salvadoregni, privi di permesso di soggiorno, nonché una denuncia per “violenza privata” per aver impedito alla donna ucraina, che pure alloggiava presso la medesima abitazione e che aveva richiesto l’intervento delle Carabinieri. I due extracomunitari privi di permesso di soggiorno, peraltro madre e figlio, sono stati invece deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di “immigrazione clandestina”.

s.bartolini

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