Una cordata di “piccoli” Che ha fatto grande la Vht

Una rete di eccellenze per fare impresa: e chi l’ha detto che si sta in piedi soltanto con i grandi finanziatori? Rilanciare il comparto dei sistemi tecnologici di sollevamento, già fiore all’occhiello dell’industria varesina, trasferendo conoscenze e competenze ai giovani e creando occupazione sul territorio. Questa, in sintesi, la missione etica di Vht – Varese Hoisting Technology, l’azienda di Bodio Lomnago nata quasi due anni fa con l’intenzione di diventare leader nel suo settore.

Quella di Libero Donati, amministratore unico di Vht, e della cordata di investitori che ha creduto nel progetto può dirsi una scommessa ben avviata alla vittoria: «Partendo da zero –racconta Libero Donati– a gennaio 2012 abbiamo raccolto il capitale sociale di quattro milioni di euro, metà erogato dagli istituti di credito che hanno dato fiducia al nostro business plan, metà dalla quarantina di persone diventate socie di Vht, chi allo 0,5%, chi al 10%. Si tratta di addetti ai lavori, come system integrator e fornitori di componenti, ma anche di altri imprenditori e semplici sostenitori. Una compagine sociale orizzontale e aperta che testimonia la voglia della comunità di rilanciare le attività produttive in un territorio che, a causa delle acquisizioni straniere e della sfiducia degli imprenditori locali, sembrava votato alla deindustrializzazione».

A meno di un anno dall’avvio Vht occupava 13 persone: il progetto è di portare l’organico a 80 unità entro il 2016, dialogando soprattutto con gli istituti scolastici presenti sul territorio per individuare i nuovi possibili profili professionali.

Il piano industriale di Vht ha proceduto spedito, tappa dopo tappa, con l’acquisizione della sede di Bodio Lomnago in via Risorgimento (ex Bticino), l’acquisto dei macchinari, le fasi di progettazione, sviluppo e test dei prodotti: componenti elettromeccanici per il sollevamento con gru (paranco elettrico a catena e a fune). A giugno l’Open Day 2012 per presentarsi agli operatori del settore, a settembre le prime consegne, in Italia e all’estero, con richieste che sono andate oltre le aspettative.

«Dal mercato italiano ci sono state alcune sorprese, anche se in generale la contrazione è pesante, il mercato ha fatto segnare -40% in tre anni – Donati– Noi continuiamo a tener fede ai nostri impegni e per crescere ci stiamo concentrando sui mercati esteri: economie emergenti come Brasile, India, Sudafrica, Europa dell’Est, ma anche Usa e Canada».

Vht non ha difficoltà a imporsi fra i competitor per la qualità suoi prodotti, che hanno un elevato contenuto in esperienza e know how, ma anche un ottimo rapporto qualità-prezzo, con garanzia assoluta di sicurezza. «Abbiamo raccolto attorno a noi, in una sorta di filiera corta, le migliori realtà produttive del territorio –conclude Donati–. Operiamo insieme convinti di una cosa: non meritiamo di essere spazzati via dalla storia industriale italiana, ma per andare avanti, a Varese come in tutta la Lombardia, dobbiamo mettere a fattor comune risorse ed energie per tagliare i costi ed essere competitivi».

© riproduzione riservata