Bancarelle e street food che passione. Per la Festa di Sant’Antonio Abate la città diventa sempre più accogliente e a misura di famiglia. In primo luogo ci sono bancarelle che arrivano anche da lontano e che ormai sono diventate un simbolo della ricorrenza, come quelle che vendono dolci, caramelle, frittelle e zucchero filato. Poi l’artigianato, con oggettistica di legno, pelle, stoffa e altri materiali ancora. Vero e proprio motivo di vanto della
manifestazione è il comparto alimentare, che si concentra in via Carrobbio con prodotti che fanno capo ad aziende agricole, coltivatori e allevatori. Camminare nei pressi della chiesa di Sant’Antonio nella giornata di oggi significa fare esperienze sensoriali e riempirsi i polmoni di profumi genuini. Ci sono salumi, formaggi, miele, fino ad arrivare al must della festa: il ristoro dei Monelli della Motta con le tradizionali salamelle accompagnate dal vino rosso.
I commercianti fanno squadra e si ingegnano per accogliere il pubblico del falò nel migliore dei modi. Per esempio, è tradizione per la formaggeria della Motta preparare polenta concia e lo storico Zincarlin. Il macellaio scodellerà generose porzioni di polenta e bruscitt. Nel contempo, anche altri negozi attrezzeranno un dehor dove portare fin sulla strada i propri prodotti e coinvolgere i passanti nello shopping.
La pasticceria Zamberletti già da giorni sta sfornando biscotti a forma di animali in onore di Sant’Antonio, loro protettore. Una volta durante la festa si mangiavano i pesitt (alborelle secche, croccanti come patatine). Adesso questo aspetto è venuto a mancare, ma il pubblico non rinuncia alla dolcezza del pan tramvai alle uvette.
Non bisogna dimenticare, infatti, che Sant’Antonio era anche il protettore dei panettieri, che si troveranno domani, dopo le 12, nel retrobottega del panificio Pigionatti per onorare la ricorrenza.