VARESE «Io da Chiambretti ma non amo la tv». Chiara Zocchi, la scrittrice varesina, si è guadagnata uno spazio tutto suo all’interno di «Chiambretti Night», il programma che va in onda su Canale 5 il martedì e il venerdì in seconda serata. Lei che la tv non la guarda, «ne ho una a casa ma sullo schermo ho attaccato delle foto», porterà in televisione «personaggi intellettuali, del mondo della cultura, che altrimenti sul piccolo schermo no ci entrerebbero mai»,
per parlare proprio «della loro visione del mezzo di comunicazione di massa più seguito dagli italiani».
Un punto critico sulla televisione all’interno della tv. «Non è stato facile e non lo è tuttora accettare le regole della tv – racconta – ma a differenza di molti personaggi dall’atteggiamento intellettuale ed elitario, non disdegno i mezzi di comunicazione di massa perché sono l’unico modo per comunicare col maggior numero possibile di persone. Gli intellettuali, rifiutandosi di andare in tv, non fanno altro che far aumentare il dislivello tra la cultura e l’ignoranza. Se vogliamo davvero cambiare il mondo e far progredire le conoscenze comuni, gli intellettuali devono iniziare a fare tv e politica». Convinta di poter comunicare la gioia e la bellezza della cultura ai suoi telespettatori, Chiara adotterà un’immagine tutta particolare. «Voglio sembrare il più naturale e reale possibile – spiega – Vorrei avere il trucco che usano per gli uomini e i bambini, funzionale per le luci ma non coprente. Non voglio sembrare una donna ed indossare la maschera di cosmesi che mi hanno fatto in queste prime puntate, non mi sentivo a mio agio. Mi piace la mia immagine ma guardata dal mio punto di vista. Ho invece molta difficoltà a guardarmi ripresa dal punto di vista degli altri». Insomma Chiara proprio non ci sta ad apparire e basta, e anche il look vorrebbe rimandasse a qualcosa di più profondo. «Ho pensato di indossare degli abiti significativi. Nel senso che possano rimandare a qualcos’altro, di più personale. Dei vestiti bianchi, come le pagine dei libri, indossati con un accessorio nero che rappresenta l’inchiostro». E ha tutta la fiducia della redazione del programma che l’ha scelta, non per caso. «Mi hanno contattato la prima volta tre anni fa, attraverso il my space. Feci un colloquio e partecipai alla prima trasmissione di Chiambretti su La 7, «Markette». E quest’anno mi hanno ricontattata per lasciarmi condurre due minuti di tv in cui intervisto personaggi che con la televisione non hanno nulla a che fare». Per l’esordio Chiara ha scelto il direttore di «Satisfiction». E per le prossime puntate «ho pensato anche a personaggi varesini ma per ora restano top secret».
Valentina Fumagalli
s.bartolini
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