«Una vasca di sicurezza per contenere il Vellone»

Daniele Zanzi e Andrea Civati hanno fatto il punto delle opere a tutela del territorio cittadino

Una vasca di contenimento per evitare fuoriuscite e allagamenti. E la città di Varese sarà più al sicuro in caso di rischio idrogeologico. I lavori di messa in sicurezza del Vellone stanno rapidamente volgendo al termine, come si è potuto vedere nel sopralluogo effettuato nel primo pomeriggio di ieri all’interno dell’area di Villa Baragiola, vicino allo stadio, dove sta venendo ultimata la vasca che entrerà in funzione in caso di piena del torrente. Sul posto, insieme ai tecnici del Comune e ai responsabili del cantiere, sono intervenuti il vicesindaco Daniele Zanzi e l’assessore alla Pianificazione del Territorio e Realizzazione Opere Pubbliche Andrea Civa
. I quali hanno fatto il punto delle opere per la tutela del territorio cittadino, a fronte della presenza di circa 270 chilometri di corsi d’acqua, come ha evidenziato Zanzi.

«Quella della prevenzione al rischio idrogeologico è un problema serio, sul quale occorre intervenire con costanza. E i nostri uffici hanno saputo lavorare bene, fornendo una risposta adeguata. Si dovrebbe investire molto sulla sicurezza delle reti idriche maggiori e minori. I lavori procedono e vanno avanti con il cronoprogramma stabilito. Bisogna dare atto alla giunta precedente, che ha messo in cantiere quest’opera, di aver realizzato un progetto buono e condivisibile» ha detto Zanzi.

«Si tratta di un’operazione molto importante per la sicurezza dei cittadini – ha detto l’assessore Civati – Sono lavori che non danno una grande visibilità mediatica, ma che sono molto più importanti di altri. Motivo per cui il nostro impegno su opere di messa in sicurezza ambientali avrà sempre la precedenza».

La vasca conterrà fino a 25000 metri cubi di acqua. Ed è collegata al corso del Vellone attraverso un condotto che dal piazzale dell’Ortofrutta passa sotto via Borghi. Quindi, l’acqua raccolta per evitare le piene, verrà rimessa nell’alveo del Vellone all’altezza di via Bolchini, poco prima dell’incrocio con via Crispi. In pratica poco prima dell’ultimo tratto a cielo aperto, anche quello oggetto di interventi con il rafforzamento degli argini, prima che il corso diventi sotterraneo. L’intervento fa parte di un piano generale per la sicurezza del territorio, che prevede lavori anche per il Fiume Olona, e che è stato cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente.

Con l’accordo, è stata riconosciuta al Comune la somma di 5,4 milioni di euro per realizzare opere di mitigazione del rischio, in particolare inerenti la sistemazione del Fiume Olona e affluenti nel centro abitato di Varese, anche a seguito del nubifragio del 15 luglio 2009.

La prima parte dei lavori ha interessato appunto il tratto del Vellone vicino allo stadio.

Una curiosità, raccontata da Zanzi, riguarda il fatto che il Vellone anticamente avrebbe avuto un corso diverso, scendendo verso il Lago lungo la Valle Luna. Un’ipotesi sostiene che attorno al 1200 il corso sarebbe stato deviato per portare acqua al centro abitato di Varese.