«Un’estate di lavoro per tenerci la B»

Matteo Maccarelli, capitano del Rugby Varese, racconta la vigilia del debutto cadetto di domenica. «Sul piano fisico questo campionato è diverso dalla C. Siamo fiduciosi, possiamo fare molto bene»

L’Aldo Levi è pronto. Si respira già quel clima da grande giorno. Domenica i Leoni tornano in campo, in campionato, in serie B. E sinceramente, non vedevamo l’ora di tornare a respirare l’aria buona di Giubiano, con il suo inconfondibile profumo di birra e salamelle. Di immergerci nella sua atmosfera unica, contornarci di quei tifosi unici, con le loro istrioniche magliette. I canti, gli incitamenti, le urla, il silenzio quando calciano gli avversari e la festa alla fine. Tutto questo ci è mancato.

Domenica 18 ottobre, ore 15.30, con Varese-Novara, sfida tra neopromosse, ci riapproprieremo di queste emozioni. Sono passati cinque mesi da quel 17 maggio storico, dalla vittoria per 9-19 al Molinello di Rho. Cinque mesi di duro lavoro, di palestra, di attesa e di passione. Ora l’esordio in Serie B è lontano solo due giorni, e , capitano dei Leoni, ci racconta le sue sensazioni. «Stiamo vivendo in maniera molto tranquilla questo avvicinamento, a modo nostro, come sempre. Non c’è agitazione, nonostante i test match abbiano lasciato qualche infortunato di troppo, me compreso. A parte Contardi e Fulginiti, saremo tutti a disposizione. È un’attesa positiva per noi, non vediamo l’ora». Talmente tanta è la voglia di essere protagonsiti, che i Leoni hanno lavorato duramente durante l’estate, in palestra, individualmente, per farsi trovare pronti all’esordio di domenica: «Sì, ognuno di noi si è dato veramente un gran da fare in questi mesi. Sia per risolvere gli acciacchi della scorsa stagione, sia per prepararsi al meglio per la serie B, che è un campionato che ha un impatto fisico ben diverso rispetto alla C. Abbiamo fatto un bel lavoro, anche a livello di fiato. C’è fiducia, sappiamo di essere pronti per fare bene».

I test match hanno dato indicazioni positive, soprattutto quelli contro squadre di categoria: «Le prestazioni contro Paganica e Cus Milano ci hanno dato una forte iniezione di fiducia. In fin dei conti Milano è arrivata terza in serie B l’anno scorso, e al Memorial Sacchetti ci abbiamo pareggiato 7-7. Però ce la siamo giocata alla grande, siamo usciti a testa alta. Anche Paganica è una buona squadra, però l’abbiamo battuta con una grande prestazione. Siamo nuovi in serie

B, lo sappiamo, ma non di certo gli ultimi arrivati». La presenza di capitan Maccarelli contro Novara alla prima di campionato può essere a rischio: «Ho ripreso ad allenarmi questa settimana, mi sento già bene. Io mi dichiarerò a disposizione perché voglio esserci, poi le scelte tecniche spetteranno ai due allenatori. Sono stato fermo due settimane per uno stiramento, ma ora non ho grossi dolori. Ci alleniamo quattro volte questa settimana, vogliamo arrivare pronti. Ed io voglio esserci».

Matteo è uno di quelli che la serie B l’hanno già giocata, ed ha un conto in sospeso con questa categoria. Ci torna per restarci, il più possibile. Se parliamo di obiettivi infatti, questo è il primo: «La mia speranza è quella di togliermi tante soddisfazioni, magari contro squadre più quotate, che per forza di cose ci sottovaluteranno, perché non ci conoscono. Se continuiamo a lavorare con questo impegno e questa serietà, faremo un bel campionato». E spiega: «La nostra è una squadra giovane, eccezion fatta per qualche senatore. L’età media è di 22-23 anni, in queste stagioni siamo cresciuti tanto ed abbiamo grossi margini di miglioramento. Proprio per questo mi auguro una conferma in serie B. E che soprattutto con il tempo si riesca a guadagnare un ruolo importante in questa categoria».