L’analisi del testo: “Lucca” è la poesia con cui si devono confrontare i maturandi. Il testo è di Giuseppe Ungaretti
“A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre
ci parlava di questi posti.
La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.
La città ha un traffico timorato e fanatico.
In queste mura non ci si sta che di passaggio.
Qui la meta è partire.
Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente
che mi parla di California come d’un suo podere.
Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.
/>Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti.
Ho preso anch’io una zappa.
Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.
Addio desideri, nostalgie.
So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.
Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.
Non mi rimane che rassegnarmi a morire.
Alleverò dunque tranquillamente una prole.
Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo
la vita.
Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie,
ho in vista la morte”.
1. Riassunto della poesia
2. Soffermati sugli aspetti linguistico lessicali della poesia in particolare sugli aggettivi
3. Spiega l’espressione “la mia infanzia ne fu tutta meravigliata”
4. Individua gli elementi che caratterizzano la città
5. elementi della città
6. quali sono le ragioni del terrore?
7. spiega contrapposizione tra “amori mortali” e “amore come garanzia della specie”
8. collegamenti ad altri testi di Ungaretti e altri autori
riferimento storico culturale dell’epoca a confronto con il nostro tempo
(da skuola.net)
L’avventura esistenziale e poetica di Giuseppe Ungaretti comincia ad Alessandria d’Egitto, la città bianca e luminosa circondata dal deserto dove il poeta dell’Allegria nacque l’8 febbraio 1888 (l’autore è morto a Milano nel 1970). In questa città sono sprofondati i suoi primi ricordi, la sua infanzia, la sua nostalgia. Alessandria è la vastità e il silenzio senza confini di una distesa di sabbia assimilata da sempre all’idea dell’infinito, dei miraggi, delle oasi. Ma Alessandria è prima di ogni altra cosa, il rumoroso quartiere di Moharrem Bey, lontano dal mare, dove Ungaretti abita con la famiglia, emigrata qui da Lucca; ed è proprio da qui che riparte con “Lucca”.
La poesia proposta dal ministero raggiunse la redazione definitiva nel 1936 attraverso diverse stesure a partire dal 1919.
s.bartolini
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